“Respingiamo con nettezza le stolte, provocatorie e gravi illazioni pubblicate su Ravennanotizie ieri e Ravennawebtv oggi, nei nostri confronti sui cui contenuti non ci interessa dilungarci.
Se vogliono farci passare per filo russi sono fuori dal seminato. Evidentemente le affermazioni di stupore verso questa Consulta apostrofata addirittura “sedicente antifascista”, scaturiscono da una conoscenza approssimativa della situazione interna in Ucraina (già ampiamente descritta dalla stampa italiana) che resiste all’infame e sempre più criminale aggressione dell’autoritario regime russo.
Secondo noi l’uso del termine fascista deve ricorrere in rapporto alle situazioni di fatto e non sbandierato genericamente.
L’aggressione russa all’Ucraina è prima di tutto imperialista, come altre del passato, violatrice del diritto internazionale e dell’indipendenza di uno Stato sovrano, è assai pericolosa per l’Europa anche perché sottende altri possibili gravi scenari, perciò va fermata.
Nel nostro comunicato avevamo “confermato la nostra solidarietà al popolo ucraino” che ribadiamo, chiarendo che la nostra contrarietà, che ribadiamo, ad una riunione ad hoc del consiglio comunale sull’aggressione e la guerra ucraina, per il 25 aprile urta la sacralità della festa della liberazione italiana dal nazifascismo i cui contenuti vanno confermati e non mescolati con altre vicende seppur assai gravi. Un tale consiglio si può celebrare in altra data.”
La Consulta Provinciale Antifascista di Ravenna