L’Emilia-Romagna si tinge di giallo con il passaggio del “Tour de France 2024”. Per organizzare l’accoglienza dell’evento ciclistico e per disciplinare i rapporti fra i soggetti pubblici promotori del “Grand départ 2024”, la giunta ha presentato un progetto di legge, composto di cinque articoli, che è stato illustrato in commissione Cultura (presieduta da Francesca Marchetti) dal sottosegretario alla presidenza Davide Baruffi. Come relatori sono stati nominati Federico Alessandro Amico per la maggioranza e Andrea Liverani per la minoranza.
“La prima tappa del Tour che coinvolgerà il territorio regionale -ha spiegato Baruffi- prevede la partenza da Firenze e l’arrivo a Rimini, la seconda tappa, partenza da Cesenatico e arrivo a Bologna, la terza tappa, partenza da Piacenza e arrivo a Torino. Considerata la visibilità internazionale dell’evento, organizzato dalla società Amaury sport organisation (Aso), le tappe rappresentano un’opportunità, anche in termini di attrattività turistica per i nostri territori, e in tal senso è stato sottoscritto un accordo tra Aso e gli enti interessati (Città Metropolitana di Firenze, Regione Emilia-Romagna e Regione Piemonte). L’Emilia-Romagna è l’ente capofila e abbiamo raccolto manifestazioni di interesse dei Comuni coinvolti sia per l’organizzazione sia per una compartecipazione economica. Il costo complessivo dell’evento è di quasi 10 milioni di euro e la Regione contribuirà per il 54%”.
Baruffi ha infine sottolineato “le ricadute straordinarie che l’evento comporterà in termini di promozione e in termini economici per i territori che saranno attraversati. L’indotto potrebbe essere potenzialmente di 100 milioni. Stimiamo di poter avere un ritorno di visitatori lungo il percorso di circa 1,8 milioni di persone con 130mila presenze negli alberghi. Nei prossimi mesi verrà effettuata un’analisi di impatto sui territori che non riguarderà solo il Tour ma tutti i grandi eventi ospitati nella nostra regione”.