La Fondazione RavennAntica è pronta ad accogliere i visitatori e i turisti che il 9 e 10 aprile sceglieranno Ravenna come meta per le proprie vacanze o gite fuori porta.
Nell’ambito del circuito del Parco Archeologico di Classe, oltre alla Basilica di Sant’Apollinare in Classe, inserita nella Lista del Patrimonio Mondiale per la sua eccezionalità artistica e a Classis Ravenna – Museo della città e del territorio, spazio prezioso per conoscere e fare esperienza della complessità di vicende e di protagonisti che fanno di Ravenna un luogo emblematico per la stessa storia europea, da oggi, 6 aprile, si potrà tornare ad ammirare anche l’Antico Porto di Classe che, come di consueto, con l’arrivo della primavera, riapre le sue porte al pubblico.
Considerato uno dei principali scali portuali del mondo romano e bizantino, al centro di rilevantissimi traffici con l’Oriente, l’Antico Porto è un sito archeologico a cielo aperto, il cui percorso si snoda lungo i resti dei magazzini portuali, consentendo ai visitatori di calarsi nell’atmosfera dell’epoca. A partire da questo sito, raggiungibile anche in bicicletta grazie alla pista ciclabile, è possibile proseguire nella visita di tutta la zona ambientale a sud di Classe, dalla pineta del Parco 1° Maggio fino ad arrivare all’Ortazzo e all’Ortazzino.
Per chi preferisce la tranquillità del centro storico, segnaliamo due siti museali dedicati alle antiche testimonianze e all’evoluzione dell’arte musiva: la Domus dei Tappeti di Pietra, costituita da 14 ambienti pavimentati con meravigliosi mosaici policromi appartenenti ad un edificio bizantino del V-VI secolo d. C., al quale si accede attraverso la settecentesca Chiesa di Santa Eufemia, e il Tamo Mosaico, situato nella trecentesca chiesa di San Nicolò, un vero e proprio viaggio alla scoperta dell’arte musiva di Ravenna e del suo territorio, con reperti inediti, dall’epoca antica fino alle produzioni contemporanee.