La maggioranza ha approvato un bilancio che assicura al Sindaco denaro fresco in un momento in cui a Roma non siede un Governo “amico” dal punto di vista del PD. Lo fa con nuove tasse e nuovi debiti. Come Ravenna in Comune avevamo chiesto di rivedere profondamente la previsione di entrate salvaguardando le fasce più deboli. Neanche per sogno ha detto il Sindaco. La maggioranza lo ha anzi rivendicato dicendo che «la redazione del bilancio è un atto di scelta politica». L’affermazione di per sé è incontestabile. Allora guardiamo che scelta politica sta dietro il bilancio appena approvato. Lo scopo espressamente dichiarato dal Sindaco è quello di realizzare tutti i lavori inseriti nel PNRR. «Non possiamo buttare via questi fondi – ha detto De Pascale – Dobbiamo essere pronti, con prudenza, senza metter in difficoltà il bilancio del Comune, anche eventualmente nei prossimi anni a contrarre un po’ più di mutui, solo in una logica di moltiplicatore».
Già ma quei 117 milioni che il Sindaco intende investire, al di là della opinabile bontà delle scelte effettuate, dovrebbe poi provare di essere in grado di spenderli portando i lavori a conclusione. E qui Sindaco, Giunta e maggioranza devono ammettere che la strada per dimostrare di esserne capaci è tutta in salita.
Sfortuna (si fa per dire, perché la sfortuna non c’entra per niente) vuole che proprio in questi giorni vada in scena l’ennesima figuraccia sul ponte di Grattacoppa, la cui conclusione è stata nuovamente rinviata a data da definire. La Giunta ha talmente paura di mettersi dietro ai ponti che ha addirittura rinviato la realizzazione di quello tra Ragone e San Pancrazio: «Il ponte attuale verrà demolito solo con la certezza dell’esecuzione dei lavori nei tempi previsti». Scusate, ma su che base si aggiudicano le gare? Sulle pie speranze? Oppure, prima ancora che al ribasso sui costi, si guarda alla credibilità del cronoprogramma dell’appaltatore? Vien da pensare che questo non sia in effetti un fattore così importante per l’attuale Amministrazione.
Né de Pascale sta facendo miglior figura con quello che, con molta esagerazione, ha battezzato “Parco Marittimo”. Del resto, chiamarlo rifacimento degli stradelli di accesso agli stabilimenti balneari avrebbe dato meno l’idea del progetto del secolo. E neanche questo si sta facendo nei tempi. E neanche questo si sta facendo bene, stando a quel che i servizi televisivi hanno mostrato. E il parco della ex Caserma Alighieri, allora? O la nuova sede della polizia municipale? O il nuovo palasport? O la Rocca. Eccetera eccetera.
Ravenna in Comune torna a dire che, se di scelta politica si tratta, quella operata da de Pascale & soci sul bilancio non la condividiamo. Ed anzi riteniamo che, tra le tante disfatte di cui è disseminato il cammino di questi due mandati di de Pascale, la sconfitta rappresentata dall’incapacità di realizzare i lavori programmati nei tempi previsti e con interventi di qualità è una delle più grandi. Il non riconoscerlo, il non affrontarlo e il non porci rimedio farà ereditare il disastro a chi verrà dopo. Nella speranza che questo momento arrivi il prima possibile.