A chiederlo, in una risoluzione, è Marco Mastacchi (Rete civica) che, citando anche l’impegno di gruppi consigliari di alcuni Comuni della Romagna sul tema, ricorda come “la proposta operativa per la realizzazione di una bretella stradale che possa risolvere il problema dell’enorme traffico da Forlì e Bologna, da e per il Lidi ravennati, ha cercato di sfruttare parte di ciò che già esiste per ottenere un notevole snellimento del traffico nella tangenziale di Ravenna e per individuare un tragitto più economico anche dal punto di vista esecutivo e consiste nel realizzare un percorso che prende il via dall’uscita della Standiana della E45, posta all’altezza dell’abitato di Osteria del parco giochi di Mirabilandia e percorre, per circa 1400 metri, l’attuale via Standiana per intersecare poi la provinciale 101 e proseguire infine in parallelo a quest’ultima, fino ad arrivare a congiungersi con la SS16 Adriatica immediatamente prima dell’inizio della variante di
Fosso Ghiaia e anche l’eventuale trasformazione della Cispadana in forma autostradale, con la realizzazione della “Ferrara mare” in autostrada a pagamento, di fatto farebbe perdere la sua valenza di servizio al territorio, con un riversamento di una parte significativa del traffico locale sulla rete esistente congestionandola pesantemente”.
Per Mastacchi “il progetto, già esistente dal 2004, della strada extraurbana da Reggiolo a Ferrara, abbinato al potenziamento già in atto della tratta ferroviaria Ravenna-Ferrara-Poggio Rusco, per tutti i motivi strategici, economici e ambientali più volte evidenziati in termini di sostenibilità economica e ambientale, risulta più che ottimale e anche più compatibile con le scelte dell’Emilia-Romagna e le direttive dell’Unione Europea, che vogliono implementare il trasporto ferroviario e ridurre drasticamente il trasporto di merci su gomma rendendo quindi l’autostrada una scelta arretrata e fuori mercato prima ancora di essere realizzata”.
Da qui la risoluzione per impegnare la giunta “a valutare insieme alle amministrazioni comunali di Ravenna, Forlì e Ferrara le soluzioni qui
riassuntivamente proposte, quale valida alternativa realizzabile con un minor impatto sia economico che ambientale rispetto a quelle proposte dall’amministrazione comunale di Ravenna e con l’obiettivo di un’effettiva integrazione dei centri economici, in un quadro strategico di sviluppo della viabilità generale dell’Emilia Romagna, a sostegno delle esigenze di avanzamento concorrenziale di queste città per rinnovare le arterie di comunicazione dell’area Est della nostra Regione, ritenendo altresì più utile e rispondente alle esigenze del territorio realizzare i tratti mancanti della strada Cispadana extraurbana riprendendo il progetto del 2004, peraltro già approvato dalla stessa Regione, più compatibile anche in termini di sostenibilità economica e ambientale”.