“Nella ormai famosa vicenda dei daini di Classe e di Lido di Volano, la questione centrale è sempre stata la prevenzione degli incidenti stradali, di cui i daini vengono incolpati anche nell’ultima delibera 140/2021 nonostante i dati rivelino ad attenta analisi una percentuale bassissima di incidenti causati da fauna selvatica, e daini in particolare, lungo le arterie che costeggiano il Parco.
La nostra Associazione ha da sempre molto chiaro che l’obiettivo fondamentale per salvare i daini e al contempo tutelare gli automobilisti è l’installazione di dissuasori, cartellonistica e limitatori di velocità; c’è chi ha lavorato per spostarli nonostante i rischi certi di morte durante le catture e chi ha definito gli abbattimenti “un male minore”, crudele ma necessario. Per noi invece è sempre stata molto chiara la pressione di lobby ed interessi precisi dietro la vicenda, e la necessità di lavorare per prevenire incidenti ed eventuali danni al fine di assicurare una serena coesistenza fra le specie.
La stessa ANAS, durante un proficuo incontro con la consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto), da anni unica in Regione a battersi con passione ed impegno per daini ed altri animali, ha espresso interesse per un Piano di sicurezza stradale in questa zona.
Come ricorda Gibertoni in un’ interpellanza da poco depositata, in altri siti (Parco nazionale della Maiella, Parco Nazionale d’Abruzzo) sono stati realizzati progetti in collaborazione con ANAS per ridurre la velocità in zone attraversate da fauna selvatica, che comprendono sistemi di prevenzione e cartellonistica speciale.
In particolare, grazie al progetto “Life Safe-Crossing” il Parco Nazionale della Maiella ha installato un sistema di rilevamento automatico della presenza di fauna che avverte gli automobilisti e allontana gli animali; sono a disposizione tecnologie innovative per la prevenzione di incidenti da fauna selvatica, quali “recinzioni virtuali” composte da dissuasori ottici e acustici, e sistemi costituiti da sensori infrarossi e telecamera termica.
ANAS ha sostenuto e collaborato alla realizzazione di progetti per tutelare la biodiversità e migliorare la sicurezza stradale in varie Regioni italiane; per quanto riguarda l’Emilia Romagna, ora si chiede a Parco del Delta del Po, Comuni, Province ed Ente Regione di attivarsi con serietà per la presentazione di un progetto analogo a quelli sperimentati altrove con successo.
La Strada Statale SS 16, nella zona da Fosso Ghiaia a Cervia, è “protetta” da misere retine semidistrutte e leggerissime, e sulla base di un nulla di fatto a livello di prevenzione si è deciso di condannare a deportazione e morte sicura centinaia di animali innocenti.
Ora, dando voce a residenti, turisti ed attivisti di tutta Italia, la consigliera pone la Regione Emilia Romagna davanti alle proprie responsabilità, chiedendo di “superare definitivamente lo scaricabarile tra enti diversi, che ha caratterizzato fino ad oggi tale vicenda, ed avviare, vista anche la disponibilità manifestata da Anas, una attività che porti ad una fase di progettualità concreta”.
Una nuova visione, un progetto innovativo, l’ascolto della maggioranza per cui i daini sono simbolo e ricchezza: questo chiediamo a gran voce, questo è il momento per una svolta decisiva.”