“Ultimamente il tema del servizio sanitario emerge spesso sulle testate giornalistiche locali, evidentemente quando le criticità diventano ingombranti inizia il gioco del rimpallo delle responsabilità con il tentativo di dare spiegazioni a volte non corrispondenti alla realtà.
Partiamo dai numeri: la Regione E.R. ha erogato all’ ASL della ROMAGNA ben 1miliaro 808 milioni e spicci, da bilancio 2021 depositato nel 2022 Non è specificato quanto di questo contributo sia erogato all’ASL Ravenna/Ospedale Ravenna e a cascata agli ospedali della provincia, Figuriamoci se possiamo sapere complessivamente quanto di questo denaro e stato riservato alla sanità del territorio della Bassa Romagna, seconda entità territoriale della provincia dopo Ravenna.
Questa mancanza di trasparenza si manifesta in maniera ancora più grave per quanto concerne le donazioni ed i lasciti testamentari all’ospedale di Lugo, in molti casi queste donazioni sono vincolate all’acquisto di macchinari ed invece non e dato a sapere come vengano usati questi fondi.
Le condizioni del servizio sanitario sul nostro territorio sono evidentemente in affanno, questo lo ha affermato con una certa onesta intellettuale anche il direttore Generale Dott. Tiziano Carradori, infatti nei vari incontri pubblici che si sono succeduti sul nostro territorio ha ammesso una certa difficolta di carattere generale.
Questo lo percepiscono anche i cittadini ogni giorno e lo si vede chiaramente in molti aspetti del servizio sanitario sul territorio, un esempio su tutti sono le parole che nel tempo abbiamo sentito dall’amministrazione Lughese a proposito delle case della salute, interessante progetto che però non ha risposto alle prerogative ed alle aspettative poste.
Abbiamo una situazione all’ospedale di Lugo che è a dir poco desolante, questa struttura dovrebbe rispondere ad un territorio di circa 500 km quadrati con un bacino di utenza di più di 100.000 abitanti invece è in una condizione chiaramente inadeguata, sottoutilizzato e sotto finanziato rispetto le potenzialità, senza una prospettiva per il futuro.
Aggiungiamo la ormai famosa storia dell’unica auto medica rimasta per le emergenze, una sorta di miracolo, mai visto una riduzione dei mezzi che garantisce lo stesso servizio della situazione precedente, dichiarazione degli amministratori che fa un po’ sorridere per non piangere.
A proposito di auto, la struttura che gestisce le cure domiciliare vede le auto aziendali come strumento di lavoro, quindi dovrebbero essere pulite ed in buone condizioni, invece usano auto datate poco affidabili e poco pulite, con una manutenzione a dir poco approssimativa che costringe gli operatori sanitari quasi a muoversi con il proprio mezzo personale, inoltre da questo parco macchine attinge tutto il personale, dirigenti, impiegati, dottori e personale medico, con le criticità che un lavoro medico domiciliare porta con se si dovrebbero tenere standard di igiene e pulizia altissimi con utilizzo esclusivo dei mezzi.ma la realtà è molto diversa.
In questo panorama desolante cosa fanno gli amministratori locali della Bassa Romagna?
Tanto per iniziare Il Sindaco del maggiore Comune ha lasciato la presidenza dell’unione, quindi invece che far sentire la propria voce in nome del territorio si preoccupa d’altro, questo la ritengo già una situazione inaccettabile.
Comunque abbiamo il Presidente Proni alla quale chiediamo un po’ di trasparenza in più su questo tema, riteniamo necessario rendere noto ai cittadini quanti fondi arrivano per la sanità sul nostro territorio, inoltre ci aspettiamo che nel caso questi fondi non dovessero essere sufficienti al mantenimento di un livello adeguato del servizio, ci aspetteremmo che qualcuno facesse sentire forte la propria voce nelle sedi opportune, invece che sottostare ad ordini di scuderia che vanno contro all’interesse comune.
Capisco che le elezioni amministrative sono vicine e che il pensiero di molti Sindaci è già volto alla propria carriera dopo quella di sindaco, ma crediamo che i cittadini meritino più trasparenza e più decisione nel portare nelle sedi opportune gli interessi del nostro territorio su un tema di primaria importanza come quello del servizio sanitario.”
Rudi Capucci
Coordinatore Fratelli d’Italia di LUGO e Bassa Romagna