Faenza riscopre la ricostruzione del Dopoguerra e il progetto INA Casa

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Faenza riscopre la storia della ricostruzione nel dopoguerra. Dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale, quartieri di molte città vennero ricostruiti grazie all’intervento dello Stato Italiano e al progetto INA-Casa. Gli edifici, riconoscibili ancora oggi per lo stile architettonico neorealista, furono decorati con targhe in ceramica realizzate da grandi artisti: Alberto Burri, Tommaso Cascella, Piero Dorazio o il faentino Guerrino Tramonti.
In pochi oggi conservano la memoria di questo piano edilizio. Nasce così il progetto, curato dall’associazione Aidoru, di riscoprire quegli anni e quegli interventi, attraverso racconti e testimonianze di chi visse quell’epoca di rinascita, coinvolgendo gli alunni delle scuole di oggi. Furono tre i quartieri ricostruiti a Faenza grazie al piano INA-Casa: piazza Bologna, via De Gasperi e alcuni palazzi di Corso Europa.

Il 16 maggio, durante la festa del quartiere al Centro Sociale Borgo, gli studenti che hanno partecipato al progetto esporranno disegni e mattonelle. Lunedì 27 marzo invece, sempre al Centro Sociale Borgo, è previsto un incontro pubblico per scambiare con i faentini ricordi della ricostruzione.