Il consigliere del Partito Democratico, Renald Hahxibeku, ha portato in Consiglio comunale il tema dei pavoni di Punta Marina che, da svariati anni, sono presenti nell’area urbana in totale libertà.
«Se da una parte – ha sottolineato Haxhibeku – essi sono diventati un elemento integrante e distintivo della frazione, non poche sono le criticità che si sono presentate. Il numero dei volatili, infatti, è cresciuto con il conseguente aumento delle segnalazioni di forti rumori e danneggiamenti delle proprietà private da parte di molti cittadini e frequentatori estivi della zona.
La situazione è stata costantemente monitorata dall’amministrazione comunale e non sono mancati i momenti di ascolto e confronto con tutti gli interessati, con il corpo dei carabinieri forestali e il consiglio territoriale del mare che si è espresso all’unanimità sul trasferimento di una parte dei pavoni. Il Comune di Ravenna ha pertanto emesso un bando di gara per l’individuazione di un soggetto che potesse procedere alla cattura, al mantenimento e al successivo trasferimento dei volatili secondo criteri adeguati a preservare la salute e il benessere degli uccelli. A seguito del bando, era pervenuta una manifestazione d’interesse da parte di un privato salvo poi essere stata ritrattata a seguito di presunte pressioni e ora è necessario procedere con percorsi alternativi.»
Alle sollecitazioni del consigliere Haxhibeku ha risposto l’assessora Federica Moschini la quale ha confermato che l’allevatore che aveva risposto alla manifestazione di interesse promossa dal Comune di Ravenna, ha rinunciato all’opportunità di trasferire una parte degli esemplari in un’area idonea al loro benessere a causa delle proteste che si sono sollevate. L’allevatore ha dichiarato di aver ricevuto oltre 500 mail e svariate telefonate che lo hanno preoccupato.
Ora non rimane che procedere con un percorso alternativo in modo da garantire la massima tutela del benessere dei pavoni ma anche la tutela della flora e della fauna presenti sul territorio. Il pavone, infatti è onnivoro e si nutre di foglie che faticheranno a ricrescere così come potremo non trovare più lo scoiattolo rosso e alcuni uccelli che si rifugeranno in un altro territorio con una potenziale grave alterazione dell’ecosistema di base.
Inoltre il pavone è un animale domestico di origine esotica e pertanto il mantenimento allo stato libero è contrario alla normativa vigente. Per ora, però, non è possibile spostarli poiché il periodo che va da marzo a settembre coincide con il momento dell’accoppiamento.
Moschini ha riferito anche di aver incontrato l’associazione CLAMA che, insieme ad altre associazioni, era stata contraria al trasferimento nel luogo individuato ma ora ha dato la disponibilità a collaborare all’individuazione di un altro luogo che può essere idoneo a ospitare i volatili.
Purtroppo bisognerà aspettare settembre anche se per molti turisti il disagio è forte, soprattutto per coloro che vanno in vacanza con gli animali domestici che sono spesso spaventati dalle grida e dall’incontro con i pavoni.