Con una interrogazione al ministro dell’Economia e delle Finanze, la senatrice Marta Farolfi (Fratelli d’Italia) riporta in primo piano l’annoso tema della carenza di organico dell’Ufficio delle Dogane di Ravenna.
“Da anni – spiega la senatrice Farolfi – operatori portuali, associazioni di categoria e sindacati di settori lanciano appelli per dotare il porto di Ravenna di un Ufficio delle Dogane in linea con il forte sviluppo delle attività dello scalo. Finora ogni appello è caduto nel vuoto”.
Ad oggi sono in servizio presso l’Ufficio 60 addetti (di cui una parte impegnata stabilmente presso i presidi di Istituto), e cioè 29 in meno rispetto al numero previsto dalla pianta organica (89) ed entro la fine del 2023 il saldo sarà ulteriormente negativo dal momento che sono previsti da 4 a 6 pensionamenti.
Nel 2022 – ricorda la senatrice – sono state 106 le navi da crociera giunte al porto di Ravenna e per quest’anno si prevede un ulteriore aumento fino a toccare quota 300mila passeggeri come previsto da “Royal Caribbean”, che con un investimento di circa 27 ml di euro a breve avvierà i lavori per la nuova stazione marittima.
Per i servizi al Terminal Crociere di Ravenna servirebbero da 6 a 8 persone nell’Ufficio delle Dogane.
“La preoccupazione è tanta perché allo stato attuale, appare impossibile garantire lo svolgimento dell’attività ordinaria, delle procedure di controllo e verifica merci e accise, unitamente all’apertura dell’orario al pubblico. Lo sviluppo e il potenziamento dell’Hub Portuale, con investimenti previsti per centinaia di milioni di euro, porterà ad un ulteriore aggravamento della situazione già carente in quanto, già oggi, la situazione segnalata rallenta e a volte, per tempistica, impedisce il normale sbarco di equipaggi nonché crocieristi che in tal modo non possono visitare la città, con relativo danno all’attività turistica e ricettiva”.
Farolfi chiede al ministro “quali iniziative si intendono adottare per superare le criticità appena descritte e se sono stati pianificati interventi per rafforzare le piante organiche dell’Ufficio delle Dogane di Ravenna”.