Oltre 400 residenti di Savarna, Gratacoppa, Torri e Convetello hanno sottoscritto la petizione avviata lo scorso autunno per chiedere una serie di opere di compensazione di fronte al prolungamento dei lavori del ponte sul fiume Lamone. La raccolta firme è stata presentata durante la seduta della commissione consiliare 8, alla quale hanno assistito alcuni residenti delle frazioni ravennati.
La commissione, incanalata su binari di completa tranquillità, nonostante la tematica abbia causato notevoli tensioni in questi mesi, ha comunque registrato i suoi picchi di nervosismo. Le opposizioni hanno infatti protestato poiché ai pochi residenti venuti ad assistere personalmente alla seduta, sistematisi nella sala pre-consiliare, è stato impedito l’accesso alla sala consiliare, con due agenti di polizia locale chiamati a monitorare la situazione. A surriscaldarsi negli animi, in realtà, però, non sono stati i residenti, che hanno assistito al dibattito pacatamente, ma il consigliere di Fratelli d’Italia Renato Esposito e praticamente tutti i componenti della maggioranza. Di fronte alla mancanza di risorse economiche manifestata dal Comune per gli interventi richiesti nella petizione, Esposito ha evidenziato come Palazzo Merlato abbia sempre riconosciuto ad associazioni, cooperative e “amici degli amici”, queste le parole utilizzate, fondi annuali, mandando su tutte le furie la controparte politica, al punto tale che è stato necessario sospendere la commissione consiliare per diversi minuti fra le grida dei consiglieri. Uno scambio che potrebbe aver ricadute anche in tribunale.