I gruppi WhatsApp dedicati alla sicurezza dei residenti, le chat di vicinato, contro il vicesindaco Eugenio Fusignani. A fine novembre, in una commissione consiliare dedicata al tema della sicurezza in città, dopo la pubblicazione delle classifiche del Sole24Ore che posizionavano Ravenna in testa alla graduatoria per furti in abitazione, il vicesindaco puntò il dito contro alcune chat, senza però fare nomi, colpevoli di creare allarmismo e quindi un senso di insicurezza nei cittadini. Stressa critica rivolta alle classifiche del periodico nazionale. Al contrario, invece, per Fusignani il primo posto di Ravenna nei furti in abitazione sarebbe da considerare sinonimo del senso civico dei ravennati, che si recano a denunciare alle forze dell’ordine anche furti di poco conto, i principali, secondo l’amministratore, sul territorio. La critica senza distinguo alle chat non è però piaciuta ai gruppi WhatsApp, che si sono sentiti tutti tirati in ballo, e, dopo settimane, hanno deciso di esprimere il proprio malumore. Oggi, quasi un terzo dei residenti ravennati è iscritto ad uno di questi servizi. Molti di più probabilmente i cittadini che ne fruiscono in qualche modo. 224 le chat avviate sul territorio in questi dieci anni unicamente dai gruppi Ravenna Sos Chat – Aiutiamo le FFOO, Ravenna SOS Sicurezza e SOS Ravenna Indipendente, attiva anche sul forlivese e sul riminese