Durante l’incontro, svolto in un clima di cordialità e collaborazione istituzionale, i cooperatori hanno sottolineato alcuni dei temi emersi dal congresso che ha rinnovato gli organi associativi, svolto il 2 febbraio proprio a Ravenna. In particolare l’adeguamento dei salari al costo della vita, una verifica sull’utilizzo dei fondi PNRR, l’assetto istituzionale di area vasta, la programmazione della sanità territoriale e dei servizi socio-sanitari e il rafforzamento infrastrutturale del territorio.
In questi giorni i nuovi organi associativi di Legacoop Romagna stanno incontrando le più alte cariche istituzionali presenti sul territorio.
«Il Prefetto De Rosa — dice il presidente Lucchi — oltre a ricoprire il ruolo di rappresentante del Governo ha già dimostrato nei fatti la sua vicinanza alla comunità ravennate: lo ringraziamo quindi per la sensibilità e l’attenzione dimostrate anche in questa occasione».
«Al Prefetto — dice la vicepresidente Maresi — abbiamo evidenziato il tema salariale, che è fondamentale per il dibattito economico e politico del paese. Occorre innalzare i redditi dei lavoratori, ma le nostre imprese difficilmente riescono ad ottenere gli adeguamenti economici previsti nei rinnovi contrattuali, in tutti i settori, a cominciare da quello sociosanitario ed educativo». «È una situazione non più sostenibile — aggiunge Lucchi —, incoerente con l’ingente programmazione di risorse che dovrebbero traghettare il paese fuori dalla pandemia e dalla crisi».
Alla questione salariale sono inoltre strettamente connessi i temi della legalità, della sicurezza sul lavoro e del presidio sugli appalti pubblici. «Sono istanze che per la cooperazione sono dirimenti — conclude il presidente — così come la carenza di nuovi lavoratori, che interessa tutti i settori e tutti i livelli professionali, ed è parte strutturale del nuovo dibattito sul lavoro che intendiamo generare nelle comunità romagnole».