“Chiediamo di estendere il welfare aziendale anche a stagisti e personale somministrato e stagionale del settore del turismo. Norme e procedure lo prevedono, Governo e Agenzia delle Entrate lo hanno riconosciuto come ‘migliori pratiche’ nel mondo del lavoro, ma questa possibilità non è utilizzata come dovrebbe. Nemmeno nella riviera Adriatica. Come sindacato chiediamo che vengano estese l’assistenza sanitaria ed i premi di produzione anche ai non dipendenti a tempo indeterminato del settore turistico e che venga accordato il premio di risultato e l’assicurazione sanitaria integrativa a tutti i dipendenti, sia quelli a tempo indeterminato, sia gli stagionali”: a lanciare la proposta è Giuseppe Greco, segretario provinciale di Ugl Terziario di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.
“Chiediamo garanzie economiche e normative per i lavoratori stagionali del turismo che vadano oltre le tariffe minime tabellari previste dal contratto collettivo nazionale di settore, che a causa dell’inflazione e del carovita non sono più idonee nel garantire una sopravvivenza dignitosa”: aggiunge Giuseppe Greco.
“Per ragionare di queste proposte abbiamo chiesto l’attivazione di tavoli comunali ad hoc con tutte le parti coinvolte in questo segmento importante dell’economia romagnola, gli amministratori, le parti datoriali e i sindacati. In quella sede si potrebbero definire e concertare accordi stagionali di settore che contemplino le forme precedentemente elencate di ‘welfare aziendale stagionale’ da sottoscrivere con le strutture ricettive interessate e limitatamente a tale periodo di lavoro. Stilare protocolli che offrano garanzie nell’immediato per la ricerca di personale, e l’adeguamento economico e contrattuale dei lavoratori”: spiega il segretario provinciale di Ugl Terziario di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, Giuseppe Greco.
“Riteniamo che proprio l’inadeguatezza dei salari sia una delle cause principali del mancato incrocio tra domanda e offerta di lavoro nel settore turistico. Migliorare gli stipendi e garantire benefit al personale convincerebbe i potenziali candidati a presentarsi con più convinzione alle offerte di impiego che il settore turistico, alberghiero, balneari, e dei parchi divertimento della Romagna lancia ogni anno nel periodo estivo”: continua il suo ragionamento Giuseppe Greco.
“Ormai è più che evidente che i giovani non sono disponibili a lavorare sottopagati e senza una garanzia contrattualmente soddisfacente per l’intera stagione estiva. Un settore, quello del turismo, che accoglie nella riviera romagnola qualche milione di turisti ogni anno e che dovrebbe garantire il migliore livello di accoglienza e professionalità dei servizi per reggere la concorrenza estera, sempre più agguerrita. Non possiamo permetterci che l’accoglienza turistica nella nostra riviera si sgretoli ogni stagione di più indebolendo questo comparto della nostra economia, a fronte di una penalizzazione – diciamo nei casi peggiori anche di sfruttamento – dei lavoratori utilizzati fino a 10/12 ore giornaliere e senza garanzie di accesso alla Naspi, per non parlare del personale ‘in nero’… È tempo di mettere mano al sistema, parliamone”: è l’appello finale del segretario provinciale di Ugl Terziario di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, Giuseppe Greco.