Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto che amplia le aree con vigneti dove è possibile produrre in deroga fino a 400 quintali per ettaro di uva.
“L’atto – commenta il Presidente di Coldiretti Ravenna, Nicola Dalmonte – viene incontro alle nostre istanze avanzate già a inizio 2021 alla Regione Emilia-Romagna che si è fatta portavoce efficace col Ministero e rappresenta un passo avanti importante per il settore vitivinicolo ravennate e regionale dato che permette di tutelare le produzioni di qualità della nostra filiera dall’invasione di vini generici stranieri”. La deroga alla resa massima di uva per ettaro nelle aree vitate diverse da quelle rivendicate per produrre vini a Dop e a Igp coinvolge ben 14 Comuni della provincia di Ravenna, la più ampia dell’Emilia-Romagna per superficie vitata.
La superficie vitata del Ravennate, come il resto del territorio regionale – afferma Coldiretti – è caratterizzata da un tessuto produttivo diversificato che comprende la produzione di vini a DO e IG di alto profilo, ma anche di vini senza DOP o IGP (cosiddetti vini comuni) che hanno registrato, complice anche la pandemia, un aumento di vendite nella grande distribuzione. “L’ampliamento delle aree, dunque – spiega Dalmonte – risponde sia all’aumento dei consumi, sia alla necessità di difendere importanti spazi di mercato da una concorrenza estera che non garantisce la qualità assicurata dalle nostre produzioni. Al tempo stesso – aggiunge Dalmonte – si tutelano ulteriormente i produttori locali, valorizzando anche in termini commerciali il nostro territorio e si difende la qualità che i consumatori portano in tavola”.