“È fuori di dubbio – dichiara Bakkali – che ormai si possa parlare di <<caos passaporti>> ed è una condizione diffusa in tutto il Paese con situazioni più o meno gravi, ma che sta impedendo a migliaia di persone in tutta Italia di ricevere il documento essenziale per potersi muovere liberamente per lavoro, salute o turismo. La carenza di personale e la lentezza della macchina amministrativa e burocratica hanno però reso un’operazione semplice quasi impossibile”.
“La gestione della questura di Ravenna – conclude Bakkali – va elogiata e ringrazio la Questura Stellino per aver mobilitato tutte le risorse disponibili e le strategie organizzative, per fronteggiare i numeri quasi triplicati di richieste, passando ai 6000 passaporti richiesti nel 2019 ai 15000 del 2022. La mia interrogazione vuole dare sostegno e voce perché si giunga prontamente a una soluzione mettendo in campo interventi straordinari sul fronte del personale e delle tecnologie messe a disposizione delle Questure perché queste possano lavorare fuori dall’emergenza e allentando la pressione che sugli uffici delle questure italiane si è riversata in questi mesi”
“Il ministro Piantedosi – prosegue Bakkali – ha riferito in aula sul tema lo scorso 23 gennaio rassicurando che la situazione si stia risolvendo, facendo circolare best practices messe in campo da alcune Questure italiane, reingegnerizzazione dell’applicazione Agenda online, attraverso la quale si prenota l’appuntamento per il rilascio del passaporto e la volontà di fare richiesta di nuove postazioni più performanti e nelle questioni più complesse per l’implementazione di personale. Temo però che il ministro non sia consapevole della gravità della situazione. È fondamentale tornare sul tema e chiedere iniziative straordinarie e immediate perché questa situazione è molto sentita da migliaia di persone che si trovano private del diritto di circolazione e obbligate a lunghissime attese”.
Il fenomeno <<caos passaporti>> è già costato molti milioni di euro, in particolare al settore turistico, il 96,5% delle imprese segnala problemi e ha visto lievitare da poco più di due settimane a oltre cinque settimane il tempo necessario per riuscire a fissare un appuntamento al fine del rilascio del passaporto nella propria provincia. Un caos che ha portato a disdette e mancate prenotazioni o rinvii a data da destinarsi da parte dei viaggiatori: il 39,7% delle aziende riporta di aver visto sfumare fino a 10 viaggi individuali o di gruppo, il 46,1% tra 10 e 30; ma c’è anche un 10,6%, che segnala di averne persi oltre 30. Complessivamente, ne sono saltati in media 7 per agenzia, per circa 13mila euro di vendite non effettuate.
(dati sole24ore: https://www.ilsole24ore.com/art/allarme-passaporti-pioggia-disdette-agenzie-viaggio-AEfvUddC)