Mosaico con stella di David ai giardini Pubblici.

Il 27 gennaio ricorre il 78° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta nel 1945. In questa giornata si celebra il Giorno della Memoria, una ricorrenza istituita per ricordare la Shoah, la deportazione e lo sterminio nei campi di concentramento di milioni di persone. Il Comune di Ravenna, insieme ad altre istituzioni e realtà del territorio organizza una serie di iniziative tra cui mostre, presentazioni di libri e spettacoli per non dimenticare.

Venerdì 27 gennaio alle 9 avrà luogo l’omaggio alla lapide in memoria degli ebrei transitati dalla stazione ferroviaria di Ravenna con destinazione Auschwitz, alla presenza del sindaco Michele de Pascale e del presidente del Consiglio comunale Massimo Cameliani. La cerimonia, ospitata nell’atrio della stazione, sarà accompagnata da una lettura dedicata al tema della memoria a cura degli studenti del liceo artistico “Nervi-Severini”. Le celebrazioni proseguiranno quindi alle 10 con l’omaggio dell’Amministrazione comunale ai Caduti della Brigata ebraica al cimitero di guerra di Piangipane (via Piangipane 24).

“Se questo è Levi”. Da giovedì 26 a sabato 28 gennaio la sala del Consiglio comunale (piazza del Popolo 1) ospiterà lo spettacolo teatrale di Fanny e Alexander intitolato “Se questo è Levi” (Premio Ubu speciale 2019), inserito nell’ambito del progetto teatrale e laboratoriale “Lo spazio della Memoria” a cura di E Production, con la compartecipazione dell’assessorato alla Cultura e il sostegno di Ravenna Teatro. A partire dai documenti audio e video delle teche Rai, l’attore Andrea Argentieri (Premio Ubu 2019 come miglior performer under 35) vestirà i panni dello scrittore Primo Levi, assumendone la voce, le gestualità, le posture, i toni, i discorsi in prima persona. Un incontro a tu per tu, in cui lo scrittore, a partire dal vincolo di verità che lo ha ispirato nelle sue opere, testimonia la sua esperienza nei lager con una tecnica di testimonianza lucidissima, di scrematura della memoria, con la trasparenza di uno sguardo capace di esprimere l’indicibile a partire dal perimetro apparentemente sereno della ragione. Lo spettacolo sarà proposto nelle giornate di giovedì 26 gennaio (alle 10 e alle 11.30), venerdì 27 gennaio (alle 11) e sabato 28 gennaio (alle 9) per gli studenti e le studentesse delle scuole medie e superiori di Ravenna; venerdì 27 gennaio e sabato 28 gennaio, alle 18, sarà invece aperto al pubblico previa prenotazione obbligatoria (per informazioni e prenotazioni è possibile scrivere a info@e-production.org o telefonare al numero 349/5824266). Sempre all’interno del progetto “Lo spazio della Memoria”, da martedì 24 a venerdì 27 gennaio andrà in scena al ridotto del Teatro Rasi lo spettacolo della compagnia Menoventi “Lei conosce Arpad Weisz?”, con Consuelo Battiston e Leonardo Bianconi. Il reading è tratto dal libro-inchiesta “Dallo scudetto ad Auschwitz” di Matteo Marani ed è dedicato al calciatore e allenatore di origini ebraiche Arpad Weisz. Le matinée riservate agli studenti sono previste dal 24 al 27 gennaio; per il pubblico sono previsti spettacoli il 25 gennaio (ore 15), il 26 e 27 gennaio (ore 20). Venerdì 27 gennaio alle 21 è in programma un incontro con il pubblico nella saletta del Teatro Rasi, alla presenza dell’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia. Per informazioni sui biglietti: www.ravennateatro.com.

Da martedì 24 gennaio a sabato 4 febbraio la Manica Lunga della Biblioteca Classense (via Baccarini 3) ospiterà “Caricature di un Bauhausler nella Repubblica di Weimar”, una mostra dell’artista Jechsekiel David Kirszenbaum promossa dall’Associazione culturale Italo Tedesca in collaborazione con l’Istituzione Biblioteca Classense e il Goethe Institut. L’esposizione osserverà i seguenti orari di apertura: da martedì a venerdì dalle 16 alle 18, sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Chiuso il lunedì e festivi.

Mercoledì 25 gennaio alle 10 appuntamento alla sala Muratori della Biblioteca Classense (via Baccarini 5), con “Un quartiere ebraico a Ravenna. Tracce dimenticate di una comunità ebraica”, un’indagine storica di Osiride Guerrini e Laura Montanari promossa dall’Istituzione Biblioteca Classense e dall’associazione Amici della Biblioteca Classense, con il patrocinio del Museo nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah. Dopo i saluti dei rappresentanti dell’Istituzione Biblioteca Classense e dell’associazione Amici della Biblioteca Classense, Osiride Guerrini e Laura Montanari presenteranno i risultati della ricerca. Seguirà l’intervento del dottor Amedeo Spagnoletto, direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara su “Il periodo dei ghetti nel percorso permanente del Meis: temi, opere e strategie didattiche”. L’appuntamento si concluderà con il “Preludio e Allegro” di Fritz Kreisler, a cura del violista Pierfrancesco Venturi.

Giovedì 26 gennaio alle 16.30, sempre alla sala Muratori, dopo il saluto dell’assessora Federica Moschini è in programma la proiezione del documentario “La Risiera di San Sabba, storia di un lager italiano”, a cui farà seguito un dialogo con la docente Monica Giordani, autrice del filmato. L’iniziativa è promossa dall’Università Bosi Maramotti per la formazione degli adulti. Alle 21 l’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e provincia presenta al teatro Socjale di Piangipane (via Piangipane 153) la proiezione del documentario di Mary Mirka Milo “Inferno Mittelbau Dora”, l’ultimo lager costruito dai nazisti per la produzione dei missili V1 e V2 progettati da Wernher von Braun, padre del futuro programma spaziale statunitense. Interverrà l’autrice del documentario Raffaella Cortese De Bosis.

Le biblioteche dell’Istituzione Classense propongono inoltre “Per non dimenticare”, un percorso bibliografico rivolto a ragazze e ragazzi scaricabile alla pagina https://www.classense.ra.it/junior/#junior2023 oppure reperibile nelle biblioteche.

Venerdì 27 gennaio alle 18 appuntamento alla sala D’Attorre di Casa Melandri (via Ponte Marino 2) con la presentazione del volume di Antonella Salomoni “Il protocollo segreto. Il patto Molotov-Ribbentrop e la falsificazione della storia” (il Mulino, 2022) un’iniziativa promossa dal Centro relazioni culturali del Comune. Alle 20 la scuola primaria “Mordani” (via Mordani 5) propone Memoria, memorie: “Roberto Bachi, un compagno di scuola matricola n. 167973”, nel ventennale della nascita del progetto. In programma la proiezione di filmati e testimonianze di ex alunne ed alunni, insieme ai familiari di Roberto Bachi, di Giorgio Gaudenzi, di Danilo Naglia, di Sergio Squarzina e di Silvano Rosetti, ideatori nel 2003 dell’iniziativa. Interverrà il coro di voci bianche della scuola Libere Note, con la compartecipazione dei genitori delle alunne e degli alunni, accompagnati dal pianoforte di Marco Pierfederici e dal sassofono di Riccardo Tramontani.

Sabato 28 gennaio alle 10 agli Archivi del Novecento (via di Roma 167) sarà proiettato il documentario “Chi scriverà la nostra storia” di Robert Grossman, un film sul più grande archivio di testimonianze oculari di sopravvissuti ai rastrellamenti e ai ghetti polacchi, oggi riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, promosso dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e Provincia.