I 25 dipendenti della Tecno-Alarm di Faenza hanno trascorso un Natale più sereno e si apprestano a festeggiare l’arrivo del 2023 con rinnovato entusiasmo. La storica azienda faentina, che dal 1975 si occupa di sistemi antintrusione, videosorveglianza, antincendio e controllo accessi, ha infatti deciso di riconoscere ai propri dipendenti la cifra complessiva di 35mila euro in fringe-benefit, ovvero in bonus per il rimborso di beni e servizi, come ad esempio le utenze di acqua, luce e gas. L’iniziativa di welfare aziendale, cui Stefano Lega, titolare di Tecno-Alarm, ha aderito immediatamente, è regolata da un decreto legge governativo, e arriva a conclusione di un anno caratterizzato da difficoltà economiche e da forti rincari. Proprio per questo motivo, la decisione di elargire il bonus, ha voluto rappresentare un supporto concreto dal punto di vista economico, ma anche un riconoscimento ai dipendenti per gli sforzi compiuti quotidianamente per il conseguimento degli obiettivi aziendali.
«In questa fase, dove purtroppo assistiamo a continui rincari delle bollette, dei carburanti ed anche dei beni di prima necessità – ha spiegato Stefano Lega – ho pensato di poter far qualcosa di concreto verso tutti quelli che, negli anni, hanno contribuito alla crescita della mia azienda. Ai miei collaboratori infatti, quest’anno Tecno-Alarm ha consegnato complessivamente 35 mila euro in fringe-benefit, per ringraziarli della dedizione e dell’attaccamento al lavoro, nonché per il buon andamento aziendale».
Stefano Lega è tuttavia andato oltre, applicando anche ai clienti la stessa filosofia che ha animato l’approccio ai dipendenti. Ai clienti con abbonamento attivo, il canone per il 2023 resterà infatti invariato, mentre ai nuovi clienti, il prezzo di installazione dei sistemi di allarme, è stato ‘bloccato’, e verrà praticato quello del listino del 2022: «Con questa decisione – ha aggiunto Stefano Lega – ho cercato di andare incontro ai nostri clienti più fedeli, ovvero gli oltre 2.000 che hanno sottoscritto un contratto di manutenzione programmata. A loro, Tecno-Alarm, ha proposto per il 2023 un canone senza alcun rincaro, nonostante che il contratto prevedesse un aumento, da indice Istat, dell’8 per cento. Sono convinto, e mi auguro, che queste iniziative, oltre a dare un piccolo ma significativo contributo al superamento di un periodo di difficoltà, possano essere valutate positivamente da tutti i nostri partner».