È una buona cosa la conclusione dei lavori di ammodernamento del sistema fognario della Darsena. Un intervento estremamente costoso che ha assorbito gran parte dei fondi del cosiddetto bando periferie del 2016: 7 milioni di euro su 8 di spesa complessiva. I progetti presentati da Ravenna per il bando furono considerati valevoli il 78esimo posto in graduatoria su 120 partecipanti. Un po’ poco per rientrare tra i finanziabili (ma godemmo di un successivo ripescaggio). Del resto quasi tutto l’insieme dei progetti presentato dal Sindaco per ottenere i fondi oggi non si è realizzato a parte, appunto, il sistema fognario e la cosiddetta passerella sulla quale si è ottenuto di poter dirottare gran parte dei restanti finanziamenti.
Ravenna in Comune, al pari di tutta l’opposizione, votò a favore dell’intervento oggi concluso (era iniziato nel giugno 2020) condividendo l’opportunità di utilizzare le risorse per un importante intervento che riguarda sia la parte a nord che a sud del canale e ha predisposto l’area per il cablaggio in fibra ottica. Ciò non significa tapparsi gli occhi di fronte al fatto che, con l’occasione, a trarre un enorme beneficio da queste opere saranno le due lottizzazioni CMC e Bagnari/Gamberini: nuove abitazioni e nuovo commerciale di cui non si sentiva, sinceramente, proprio alcun bisogno. Coerentemente ne abbiamo dato notizia tutte le volte che veniva annunciato lo stato di avanzamento dei lavori. E altrettanto coerentemente lo facciamo oggi che si sono conclusi. Ricordiamo pertanto che con onestà l’assessora Del Conte lo aveva prontamente ammesso: «Con questa infrastruttura i comparti urbanistici che devono ancora svilupparsi potranno partire perché avranno a disposizione tutte le opere di urbanizzazione necessarie per realizzare i loro progetti».
In occasione della fine lavori da parte del Sindaco è stato riproposto il ritornello per cui si sarebbe trattato di un «intervento fondamentale e propedeutico al risanamento del canale Candiano». Ravenna in Comune ha già precisato come nessun passo in avanti sia stato fatto sino ad oggi nella indispensabile bonifica delle acque del porto Canale in Darsena (come altrove, del resto). Più precisamente, come già detto, «la bonifica delle acque del Candiano non interverrà a seguito di questo intervento. Non verranno rimossi gli inquinanti depositati sul fondo del canale, né verrà interrotto il recapito di acque “bianche” nel canale. Verranno anzi ad aumentare gli scarichi».
Ancora di recente de Pascale riferendosi alla rigenerazione della Darsena ha parlato di “mare in piazza” specificando che «il tema non più rinviabile da porre all’Autorità Portuale e al Recovery Fund è quello delle acque e dei fondali: la città è pronta e matura per affrontare la questione della bonifica del Candiano». Torniamo dunque a chiedere al Sindaco: quando e come verrà effettuata la bonifica delle acque e dei fondali della Darsena?