Ieri la Carta curata dal Rotary Club Ravenna, ART & THE CITY è stata ufficialmente consegnata agli Assessori Costantini e Sbaraglia, nel corso di una breve cerimonia, che è diventata l’occasione per fare un punto operativo su quanto servirebbe per preservare, tutelate, restaurare le opere di artisti contemporanei presenti in città, a cominciare da quelle del Parco della Pace al “Dante Alighieri” di Cobra….
Ravenna Art & The City è la nuova mappa delle opere d’arte contemporanee di Ravenna, da oggi disponibile negli IAT di Ravenna e realizzata da Edit Italia su iniziativa del Rotary Club Ravenna. «L’idea nasce dal libro di Danilo Montanari sul tema – spiega Aida Morelli, responsabile della commissione Progetti del Club – e da una biciclettata alla scoperta di queste opere. Da qui abbiamo pensato: perché non rendere queste informazioni fruibili e accessibili a più persone?». Ed è partito il progetto, voluto dal past president del Rotary Club Ravenna Giovanni Scapini. «Dietro c’è un’idea di cultura più estesa – prosegue Morelli – Conoscenza, alfabetizzazione, ambiente sono tra gli obiettivi della nostra organizzazione a livello internazionale. E questo progetto punta a far maturare un senso di appartenenza più profondo alla città. In più, valorizziamo delle eccellenze di Ravenna». Dal cavallo di Paladino all’Omaggio alla Resistenza di Giò Pomodoro al Ponte dei Martiri. Opere poco conosciute e in luoghi diversissimi. Da qui le difficoltà nel metterle insieme in un’unica mappa, compatta e fruibile da tutti. «Rendere immediatamente comprensibile il cosa e il dove, l’oggetto e la posizione, l’opera d’arte e il contesto: questa è stata la difficoltà maggiore – spiega Gian Piero Zinzani, attuale vicepresidente del Rotary». Chiarezza e essenzialità sono stati i criteri che hanno guidato la realizzazione della mappa, l’ultima di un patrimonio Edit Italia (che fra l’altro edita la collana “Le Carte dei Comuni”). L’obiettivo è «invitare a una Ravenna che non è solo mosaici e Dante, e dare quindi motivi in più per tornare a visitare la nostra bellissima città.” Si vedranno così opere che si scoprirà di non conoscere, o di cui semplicemente non ci era accorti, o delle quali si ignorava l’importanza: quindi anche per i ravennati un invito alla scoperta della propria città.