“Cambiare punto di vista sulla violenza contro le donne, si può e si deve”. A raccontarlo è “Doppio taglio”, spettacolo che Marina Senesi porta in scena al Teatro Binario di Cotignola, con la regia di Lucia Vasini e le musiche originali di Tanita Tikaram, che ha voluto contribuire al progetto regalando un inedito dal titolo emblematico: “My Enemy”.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sabato 26 novembre alle 21, lo spettacolo, nato da una ricerca sul campo di Cristina Gamberi, pur affrontando la tematica della violenza contro le donne – fortunatamente molto trattata in questi ultimi tempi – si distingue per la scelta di uno sguardo trasversale: non il racconto della vittima, né quello di un testimone o tanto meno del carnefice, ma il curioso dislivello di alcuni meccanismi mediatici attraverso i quali viene plasmata la nostra percezione del fatto.
Non è un dito puntato contro il giornalismo ma piuttosto un invito a spostare il punto di vista, ad esercitare un giudizio critico nella lettura dei fatti e a mostrare come il pubblico sia culturalmente abituato ad un tipo di narrazione retorica di matrice “ottocentesca”.
Con il supporto delle immagini che scorrono, la Senesi mette in luce come la cronaca raramente si sottragga alla regola di una tradizione letteraria volta ad alleggerire la responsabilità dell’aggressore ove si ritenga che la donna abbia varcato i confini imposti al suo genere. Sia pure nella finzione fotografica, la vittima è esposta allo sguardo del lettore mentre il carnefice è solo un’ombra (imprendibile per definizione) oppure viene rappresentato solo attraverso una piccola porzione del corpo, e tutto questo senza che lo spettatore avverta qualcosa di sbagliato.
Marina Senesi è un’attrice, autrice teatrale e radiofonica, si è formata alla scuola del Teatro Stabile di Genova. Voce conosciuta al pubblico di Radio2 Rai per il lungo sodalizio con il programma Caterpillar e per le sue performances di spettacolo/informazione in favore di LIBERA contro le mafie. Da qualche anno, si dedica al teatro di narrazione e docu-teatro. Nelle sue pièce, ha dedicato molto spazio a tematiche sociali, come il tabù della malattia e le dipendenze.
Cristina Gamberi è ricercatrice e saggista; con il Progetto Alice è ideatrice di percorsi formativi nelle scuole sull’educazione al genere. Dal loro incontro è nata l’idea di riadattare per il palcoscenico una ricerca accademica, decostruendo l’impianto lessicale e iconografico degli articoli diffusi su stampa e web. Il tutto elaborato in una narrazione semplice ed immediata, capace di coinvolgere e sorprendere.
Lo spettacolo è impreziosito dalle voci fuori campo di Filippo Solibello e Marco Ardemagni, inconfondibili conduttori del programma mattutino cult Caterpillar AM (Radio2RAI).
Nel marzo 2019 nella cornice della Giornata Internazionale della Donna, Doppio Taglio è stato rappresentato a Palazzo Montecitorio nella Sala della Lupa, è stato riconosciuto dall’Ordine Nazionale dei giornalisti per i propri crediti formativi e trasmesso in prima serata da Rai 5 in occasione del 25 novembre 2021 con il Patrocinio Pari Opportunità RAI.
La serata è organizzata dall’associazione Cambio Binario, con il patrocinio e il contributo della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Cotignola, nell’ambito del calendario “Cotignola in cammino contro la violenza sulle donne”.
Marina Senesi protagonista dello spettacolo “Doppio taglio. Come i media raccontano la violenza contro le donne”
“Cambiare punto di vista sulla violenza contro le donne, si può e si deve”. A raccontarlo è “Doppio taglio”, spettacolo che Marina Senesi porta in scena al Teatro Binario di Cotignola, con la regia di Lucia Vasini e le musiche originali di Tanita Tikaram, che ha voluto contribuire al progetto regalando un inedito dal titolo emblematico: “My Enemy”.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sabato 26 novembre alle 21, lo spettacolo, nato da una ricerca sul campo di Cristina Gamberi, pur affrontando la tematica della violenza contro le donne – fortunatamente molto trattata in questi ultimi tempi – si distingue per la scelta di uno sguardo trasversale: non il racconto della vittima, né quello di un testimone o tanto meno del carnefice, ma il curioso dislivello di alcuni meccanismi mediatici attraverso i quali viene plasmata la nostra percezione del fatto.
Non è un dito puntato contro il giornalismo ma piuttosto un invito a spostare il punto di vista, ad esercitare un giudizio critico nella lettura dei fatti e a mostrare come il pubblico sia culturalmente abituato ad un tipo di narrazione retorica di matrice “ottocentesca”.
Con il supporto delle immagini che scorrono, la Senesi mette in luce come la cronaca raramente si sottragga alla regola di una tradizione letteraria volta ad alleggerire la responsabilità dell’aggressore ove si ritenga che la donna abbia varcato i confini imposti al suo genere. Sia pure nella finzione fotografica, la vittima è esposta allo sguardo del lettore mentre il carnefice è solo un’ombra (imprendibile per definizione) oppure viene rappresentato solo attraverso una piccola porzione del corpo, e tutto questo senza che lo spettatore avverta qualcosa di sbagliato.
Marina Senesi è un’attrice, autrice teatrale e radiofonica, si è formata alla scuola del Teatro Stabile di Genova. Voce conosciuta al pubblico di Radio2 Rai per il lungo sodalizio con il programma Caterpillar e per le sue performances di spettacolo/informazione in favore di LIBERA contro le mafie. Da qualche anno, si dedica al teatro di narrazione e docu-teatro. Nelle sue pièce, ha dedicato molto spazio a tematiche sociali, come il tabù della malattia e le dipendenze.
Cristina Gamberi è ricercatrice e saggista; con il Progetto Alice è ideatrice di percorsi formativi nelle scuole sull’educazione al genere. Dal loro incontro è nata l’idea di riadattare per il palcoscenico una ricerca accademica, decostruendo l’impianto lessicale e iconografico degli articoli diffusi su stampa e web. Il tutto elaborato in una narrazione semplice ed immediata, capace di coinvolgere e sorprendere.
Lo spettacolo è impreziosito dalle voci fuori campo di Filippo Solibello e Marco Ardemagni, inconfondibili conduttori del programma mattutino cult Caterpillar AM (Radio2RAI).
Nel marzo 2019 nella cornice della Giornata Internazionale della Donna, Doppio Taglio è stato rappresentato a Palazzo Montecitorio nella Sala della Lupa, è stato riconosciuto dall’Ordine Nazionale dei giornalisti per i propri crediti formativi e trasmesso in prima serata da Rai 5 in occasione del 25 novembre 2021 con il Patrocinio Pari Opportunità RAI.
La serata è organizzata dall’associazione Cambio Binario, con il patrocinio e il contributo della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Cotignola, nell’ambito del calendario “Cotignola in cammino contro la violenza sulle donne”.