In generale il senso civico, vale a dire il rispetto delle regole e l’insieme dei comportamenti del vivere civile, è uno dei fondamenti della vita democratica e di comunità. L’abbassamento di tale elemento imprescindibile o, addirittura la totale assenza di questo senso civile, mette in crisi il sistema e qualunque iniziativa e azione riguardante gli usi, le abitudini e i cambiamenti sociali.
Dunque, occorre partire da questa riflessione e dal richiamo ad un grande senso di responsabilità a vantaggio dell’intera comunità. Ciò premesso, e in riferimento alla discussa raccolta differenziata attraverso la quale si cambiamo le abitudini dei cittadini allo scopo di raggiungere vantaggi sul piano del minor inquinamento, della diminuzione dei rischi per la salute, della salvaguardia dell’ambiente, oltre a un forte risparmio per l’intera comunità, occorre una vigorosa riorganizzazione del sistema di raccolta.
Riorganizzazione che non sta producendo i suoi frutti con enormi lacune e inadempienze per le quali servono correttivi ed un forte impegno per lanciare e ottimizzare il nuovo sistema estremamente complesso da adottare.
È assolutamente comprensibile la difficoltà iniziale dei cittadini da una parte e dall’altra quella di Hera e delle sue varie imprese appaltanti, ma si tratta di un servizio che l’appaltatore e i committenti devono rendere agevole assicurando interventi puntuali e tempestivi.
Purtroppo sono tante le situazioni di criticità specie vicino ai cassonetti in cui vengono ammucchiati sacchetti e rifiuti di ogni genere, con l’aggravante di emanare molto spesso odori sgradevoli e insalubri.
Per tali ragioni, multe e sanzioni si rendono obbligatorie per il rispetto delle regole fondamentali, ma per fare questo servono anche soggetti in grado di vigilare il territorio.