Una sessantina tra atleti con disabilità intellettivo-relazionale e i loro accompagnatori in rappresentanza di quattro associazioni cittadine. Sono questi i numeri della partecipazione alla quarta edizione di “Correndo senza frontiere – Tutti insieme”, la non competitiva di 3 km, organizzata dal Comitato Csi di Ravenna e inserita all’interno delle manifestazioni che hanno caratterizzato la Maratona di Ravenna. Domenica scorsa, il gruppo dei partecipanti si è trovato davanti a Porta Serrata, all’inizio di via di Roma, dove è stato poi dato il via. E dopo un percorso all’interno del centro storico, toccando alcuni monumenti, il gruppo ha varcato il traguardo posto di fronte al Mar, Museo d’arte città di Ravenna, lo stesso poi tagliato dagli agonisti e dai tanti podisti che hanno preso d’assalto la città per partecipare alle varie gare previste, contribuendo allo straordinario colpo d’occhio offerto dalla città.
Le quattro associazioni che hanno aderito sono state la Gym Academy col Progetto Basket per ragazzi con disabilità, i Cacciatori di idee con il progetto ExtrAbili, la cooperativa La Pieve con i ragazzi impegnati nei servizi del Centro stampa, Arcobaleno, La Valle, San Francesco e Officine Creative e il Centro Sport Terapia Judo.
Sul palco gli atleti di Correndo senza frontiere sono stati raggiunti, per le premiazioni di rito, dal Prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, dal sindaco di Massa Lombarda, Daniele Bassi, in qualità di membro dell’assemblea dei sindaci della Provincia, dal presidente del Csi Ravenna Alessandro Bondi e dal presidente di Ravenna Runners Club, Stefano Righini.
“E’ stata una piacevole domenica di sport e di aggregazione – commenta Alessandro Bondi – e un bel momento per rafforzare la condivisione di un progetto nel quale credono molto sia il Csi sia le associazioni che partecipano. Ringraziamo Ravenna Runners Club per l’ospitalità che ci riserva all’interno della Maratona e tutti i volontari che ci hanno supportato nella realizzazione di questa iniziativa. L’altro numero di adesioni avute in questa edizioni conferma quanto sia sentito il bisogno di garantire un’attività sportiva seria, sana e gioiosa alle tante persone che, per via della loro disabilità, non trovano molte occasioni per esprimersi in pieno. Confidiamo di essere ancora più numerosi nella prossima edizione”.