“I trattamenti e gli interventi coercitivi in psichiatria” è il titolo del convegno che si svolgerà venerdì 11 novembre a Ravenna, nella sala Corelli al ridotto del Teatro Alighieri (Via Mariani n. 2), organizzato dal Dipartimento Salute Mentale e Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura di Ravenna.
L’iniziativa si pone l’obiettivo di aprire un confronto tra le istituzioni, i professionisti, le associazioni, i familiari e gli utenti che hanno una parte attiva nei percorsi di cura, rispetto alla gestione dei trattamenti coercitivi e del superamento della contenzione meccanica.
Tutto questo è necessario anche in previsione dell’obiettivo di superamento della contenzione meccanica, prevista dal PNRR.
La psichiatria è l’unica branca della medicina che può costringere un paziente a sottoporsi a visita e/o ai trattamenti contro la sua volontà. Inoltre è sempre più frequente il ricorso al beneficio dell’amministrazione di sostegno in cui si prevede che il consenso/dissenso ai trattamenti sanitari, sia dato dall’amministratore di sostegno, persona individuata dal Giudice Tutelare.
Infine con il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari sempre più persone hanno, per il controllo della pericolosità sociale, prescrizioni sanitarie di tipo giudiziario.
Quali sono i compiti e i doveri, etici e professionali, dei sanitari di fronte ai trattamenti coercitivi? Come conciliare trattamenti e prescrizioni obbligatorie con il rispetto della dignità ma sopratutto la motivazione al trattamento? I trattamenti obbligatori oltretutto non sono esenti da esiti drammatici come più volte riportato anche dagli organi di stampa. Inoltre la contenzione meccanica, nonostante sia stata ritenuta dalla Corte Costituzionale un trattamento non sanitario, continua ad essere utilizzata, in ambito psichiatrico e non, come strumento di controllo del comportamento.
Da tempo la Regione Emilia Romagna, precedendo le indicazioni ministeriali, ha intrapreso un percorso di monitoraggio e superamento della contenzione meccanica dapprima in psichiatria e poi in tutti contesti sanitari.
Il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Ravenna, diretto dal dott. Roberto Zanfini, dall’ agosto 2016 non ha più utilizzato la contenzione meccanica, trovando strategie di gestione del comportamento alternative che si sono dimostrate efficaci e supportate da dati che evidenziano come il superamento della contenzione si associ ad una riduzione delle giornate di infortunio dovuta ad episodi di aggressività, alla riduzione dei costi sanitari, oltre che alla durata dei trattamenti sanitari obbligatori.