“Il centro storico per quanto riguarda i negozi è in sofferenza dovuta principalmente ad una serie di oggettive difficoltà che, sommate, determinano l’agonia e la conseguente morte del piccolo commercio. I costi esosi degli affitti dei locali, l’eccessivo carico della fiscalità, non ultima quella locale a cominciare dall’ occupazione suolo pubblico, dall’imposta di pubblicità su insegne e tende, sui permessi di circolazione, affissioni, etc. cui va aggiunto il gravoso peso delle utenze, affossano la piccola impresa commerciale in genere strutturalmente ed economicamente non sufficientemente in grado di affrontare le insidie del mercato. La risposta dell’amministrazione comunale per quanto di sua competenza, non è la consapevolezza e la preoccupazione di vedere tanti esercenti che chiudono bottega, o vedere le tante saracinesche chiuse, le luci spente, l’abbandono delle attività per mancata sostenibilità, ma la continua apertura di nuove grandi superfici di vendita che ormai hanno caratterizzato il settore commercio della nostra città. D’altra parte, però, nelle grandi strutture commerciali non esiste il parcheggio a pagamento, si può restare a lungo a fare shopping senza avere il fiato sul collo per timore delle contravvenzioni, e, inoltre, non ci sono zone a traffico limitato: vantaggi non di poco conto!
Il nuovo provvedimento, poi, in vigore dal 17 ottobre non facilita nemmeno il trasporto delle merci con una riduzione rigida e restrittiva della consegna e del ritiro, non solo per i corrieri ma anche per i negozianti in possesso dei contrassegni trasporto merci TM. Se si sfora di qualche minuto gli orari imposti, vale a dire 3 -10 e 14-16 il controllo automatico Sirio che è stato potenziato per l’occasione, sarà inflessibile. Anche in questo caso il provvedimento non gioca certo a favore dei commercianti, ma va a rendere ancor più difficile la loro abituale attività. Ci si chiede, dunque, perché non si sono mai sperimentati sistemi di logistica integrata, terminal della base logistica con apposite aree di carico e scarico nel contesto di mobilità e trasporti. Esistono studi al riguardo e sperimentazioni con esito positivo, come ad esempio nel comune di Lucca, perché non praticare qualche azione innovativa per salvare il centro dall’isolamento?”