“Il Commissario Straordinari Bonaccini e il Sindaco De Pascale NON hanno risposto alla richiesta di spiegazioni inviata da Vivi Ravenna Verde in merito alla procedura di collaudo del gasdotto. Ha invece risposto Snam con la dettagliata descrizione di una procedura di collaudo alternativa (corretta e conforme alle norme), che però è concettualmente diversa da quella contenuta nei documenti depositati per l’approvazione del progetto, a dimostrazione che quest’ultima è errata (il testo della procedura contenuta nei documenti è riportato al termine del comunicato).
Si puntualizza che nessuno dubita della capacità di Snam di realizzare un gasdotto: il problema è che i documenti contengono un errore (e se ne contengono uno potrebbero contenerne anche altri).
Ora i casi possibili sono due: – si prosegue con il progetto presentato (stando al Corriere Romagna del 29.09.22 Snam avrebbe dichiarato che “non ci sono errori di progettazione di sorta”) dovendo poi affrontare la situazione paradossale per la quale, applicando la procedura di collaudo descritta in ben QUATTRO dei documenti presentati (quindi inserita intenzionalmente e non frutto di una svista), il gasdotto supererebbe la prova SOLO se avesse delle perdite (!); se, viceversa, fosse costruito a regola d’arte (cioè senza perdite), allora NON potrebbe superare la prova di collaudo! (per i dettagli tecnici riferirsi a quanto pubblicato dall’ing. Merendi: www.riccardomerendi.altervista.org) oppure – si ammette che il progetto presentato da Snam contiene almeno un GRAVE ERRORE CONCETTUALE, NON rilevato né dagli addetti di Snam né da chi sta valutando la documentazione per approvarla: in questo caso, a parere di chi scrive, non si potrebbe fare altro che annullare la procedura in quanto non in grado di assicurare l’assenza di errori e, di conseguenza, di garantire la sicurezza.
Data la gravità della situazione, dalla quale non si vede come uscire, forse sarebbe più opportuno che il Commissario Bonaccini – che, ricordiamolo, ha recentemente dichiarato che “Possono chiedere quello che vogliono, il rigassificatore a Ravenna si farà!”- e il Sindaco De Pascale – che si è accodato con la grandiosa idea di fare di Ravenna “la capitale italiana dell’energia”- l’11 ottobre prossimo, invece di un progetto oggettivamente impresentabile, presentassero le proprie dimissioni.
La procedura di collaudo: “A condotta completamente posata e collegata si procederà al collaudo idraulico della sezione, che verrà eseguito riempiendo la tubazione di acqua e pressurizzandola. Durante la prova, dopo la stabilizzazione della pressione e della temperatura, verranno registrati i risultati. La prova idraulica è considerata superata se la pressione si mantiene costante al variare della temperatura.”
La procedura descritta, oltre a non essere conforme alle norme, è anche tecnicamente assurda in quanto, in assenza di perdite, la pressione NON potrebbe rimanere costante al variare della temperatura; viceversa, in presenza di predite, la pressione potrebbe rimanere costante al variare della temperatura ma allora… si tratterebbe di un colabrodo e non di un gasdotto!”