Grandissimo successo ieri sera per il MEI – Meeting Etichette Indipendenti dei 25 anni, la più importante manifestazione dedicata alla scena musicale indipendente ed emergente italiana, che ha animato le giornate del 29 settembre a Bologna per l’Onda Rosa Indipendente e il 30 settembre e 1 ottobre , tutte sold out, trasformando Faenza in una vera e propria città della musica con concerti, convegni, mostre e presentazioni letterarie e ritrovando il suo grandissimo pubblico nel post pandemia nel tradizionale Sabato della Notte Bianca del MEI. Oggi arriva l’ultima giornata con Nada, per la prima nazionale del nuovo album, l’Omaggio a Pierpaolo Pasolini con Pierpaolo Capovilla e Paki Zennaro e Grazia De Marchi e Enrico De Angelis in teatro. Mentre sul palco centrale si realizzerà l’evento di musica educante condotto da Lorenzo Baglioni con cori, orchestre e bande che hanno condiviso insieme la musica in un momento difficile co me quello della pandemia non rinunciando a ritrovarsi insieme grazie alla musica.
E’ di nuovo boom della musica a Faenza dopo il grande straordinario e unico successo del MEI di ieri sera che ha ritrovato nel Sabato della Notte Bianca del MEI l’incontro con tutto il suo grandissimo pubblico, come negli storici Anni 90 quando Faenza era la capitale delle band emergenti del territorio con Faenza Rock con artisti che arrivavano a Faenza da tutta la regione che riempivano Piazza del Popolo, i Palazzetti e i Centri Fieristici..
“E’ stato un grande successo sopra ogni più rosea previsione – afferma Giordano Sangiorgi, patron del MEI, insieme alle associazioni di categoria dei produttori indipendenti AFI e AudioCoop – Abbiamo così dato un forte segnale di speranza di ripresa e ripartenza a tutto il settore della musica italiana indipendente ed emergente, ricevendo tanti attestati di stima, amicizia e solidarietà e confermando che questa musica e’ il futuro del paese. Ora dopo questi 25 anni chiudiamo un cerchio, festeggiamo e chiediamo che il MEI debba ripartire solo con una compagine piu’ rafforzata che coinvolga compiutamente enti e privati, sia a livello locale che a livello regionale e nazionale come accade per le eccellenze del territorio e si porti a una istituzionalizzazione del MEI che lo porti a diventare la vetrina ufficiale della cultura musicale delle nuove generazioni del nostro Paese con tutti i riconoscimenti che merita, istituzionali e mediatici, indispensabili per proseguire”.
Tra l’altro, Durante l’estate e’ stata realizzata un’indagine a cura del MEI dopo il boom di adesioni incredibile a Faenza vinta nell’ultima edizione dai Caveja. I dati ci parlano di circa 100 tra artisti, dj, musicisti e band attive sul territorio con una predilezione per il pop rock e la canzone d’autore, ma anche un forte movimento sul rap e sulla indie elettronica e alcune nicchie che operano sul jazz, sul folk, sul metal e sul blues, tutte di grandissima qualità e che provano in diversi spazi, che anche qui dovrebbero trovare un solo punto di aggregazione per la crescita professionale come la Casa della Musica .
L’età media è sui 25 anni con una presenza al 50% di band, ensemble e gruppi, al 25% tra cantautori e cantautrici e cantanti e per l’altro 25% per tutto il resto. Da segnalare , come da indagine realizzata lo scorso anno per il Corso sulla Canzone d’Autore, che ogni plesso scolastico ha almeno un centinaio di musicisti attivi a conferma che sono circa 500 i musicisti attivi under 20 sul territorio faentino ai quali aggiungerne altrettanti sopra i 20 anni di eta’: sono quindi oltre 1000 i musicisti attivi a Faenza. Un altro ruolo strategico è quindi quello della scuola che deve attivare convenzioni con il Comune per Corsi di Musica sulla Storia della Musica, il Mercato, il Lavoro di Gruppo, i Suoni e le Musiche Attuali fin da questa stagione scolastica.
A questi si aggiungono almeno una cinquantina di realtà di band e artisti storici che proseguono a suonare anche in questo periodo e che traggono le loro origini dalle band degli Anni 70, 890 e 90 e che hanno lavorato sia dal vivo che con testimonianze a una Storia del Rock del Territorio che merita di essere sostenuta per farne un docufilm.. Faenza e l’Unione dei Comuni della Romagna Faentina sono quindi un bacino di creatività giovanile musicale ad altissimo impatto capace di rilanciare le giovani generazioni nella Ripartenza – naturalmente attivandosi fin da ora per proseguire con i cartelloni live e gli eventi per questo circuito con sostegni economici – e capace di contrastare il Disagio attraverso itinerari di comunità e di condivisione che non fanno che aumentare il benessere personale e di una collettivitaà.
L’appello di Giordano Sangiorgi, patron del Mei, a favore di una politica unitaria del settore musicale per fare di Faenza e del suo comprensorio una città più unita, più al passo coi tempi, più innovativa e in sostanza più ricca sia culturalmente che economicamente