“Il Covid sta rialzando la testa in termini di contagi, oggi più di 3mila in regione, ma la situazione dei reparti ospedalieri è comunque sotto controllo (2,25 per cento nei reparti di intensiva e 6,70 per cento nei reparti ordinari). Siamo alla quarta dose di vaccino e per le persone che hanno subito un trapianto siamo già alla quinta. L’Emilia-Romagna è la prima regione in Italia per somministrazioni della quarta dose (28,3 per cento sulla popolazione target, rispetto al dato nazionale che è al 17 per cento) e si stanno già somministrando i vaccini cosiddetti bivalenti (abbiamo la disponibilità di 717mila dosi). Non vogliamo però sprecare le dosi monovalenti di cui siamo in possesso (più di 800mila, di cui 300mila in scadenza a fine ottobre). Inoltre, rileviamo che sono già 56mila le dosi somministrate in regione dai medici di medicina generale, categoria che vogliamo tutelare diminuendo il loro carico burocratico e amministrativo e agganciandoli alla rete assistenziale degli infermieri di comunità, al fine di potenziare la sanità territoriale. Rispetto all’emergenza urgenza, invece, stiamo lavorando sulla professionalità degli operatori e conseguentemente sulle remunerazioni. Riguardo ai codici di bassa criticità, stiamo assoldando medici di continuità assistenziale”.
Questi i punti salienti dell’informativa dell’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini sulla campagna vaccinale e sugli accordi sindacali riguardanti i medici di emergenza urgenza e i medici di medicina generale tenuta in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Ottavia Soncini. La presidente, nell’introdurre l’intervento dell’assessore, ha parlato delle grandi opportunità ma anche delle grandi criticità che caratterizzano la Sanità, chiedendo di continuare a lavorare sul versante della prevenzione.
Donini ha poi fornito i dati, relativi a questi tre anni, su ricoveri e vaccinazioni collegati al Covid: “I ricoverati sono stati più di 80mila, le persone assistite a domicilio più di 100mila, mentre sono state somministrate 11 milioni di dosi di vaccini”.
“Rileviamo che la sensibilità della popolazione rispetto al Covid è cambiata. Lo dimostrano anche i numeri sulle quarte dosi, un dato che fa riflettere. Occorre prima di tutto modificare le modalità di comunicazione”, ha quindi sottolineato Daniele Marchetti (Lega). Sulle nuove funzioni dei medici di medicina generale, ha ribadito la necessità di coinvolgere questa categoria rispetto all’emergenza/urgenza, nello specifico sui codici di bassa criticità”. Serve poi chiarezza, ha concluso, “sui risultati nei territori rispetto agli accordi citati dall’assessore”.
“Alla base di tutti problemi c’è l’insufficienza di professionisti”, ha chiosato Marco Mastacchi (Rete Civica), che ha poi ribadito “la necessità di potenziare la rete dei medici, che possono supportarsi a vicenda”. “Importante poi rafforzare -ha aggiunto- l’assistenza a domicilio”. Azioni, ha concluso, “che andrebbero a sgravare i carichi per l’emergenza/urgenza”.