“La crisi idrica di questa estate è frutto dei cambiamenti climatici, ma anche di una mancata programmazione di investimenti sul territorio: con interventi mirati l’impatto della siccità 2022 sulla filiera agricola poteva avere un peso inferiore sull’agricoltura, che invece sta pagando un conto salato. Mi riferisco, nello specifico, alla possibilità di rendere idonei i depuratori di Ravenna e Cervia per il recupero dell’acqua reflua di depurazione e poter aiutare così il CER, Consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo, a garantire la risorsa idrica all’intero comprensorio ravennate”.
È di Alice Buonguerrieri, unica candidata romagnola alla Camera dei Deputati per Fratelli d’Italia, la proposta che potrebbe offrire uno strumento in più per contrastare la siccità e consentire, quindi, di diminuire il prelievo dalle acque superficiali o di falda.
“La realizzazione degli invasi nell’area appenninica è molto importante – spiega Buonguerrieri – ma è necessario cercare di sfruttare tutte le possibilità che abbiamo a disposizione. In questo caso, si tratta di evitare che circa 15-18 milioni di metri cubi di acqua reflua di depurazione vadano persi nel mare. Fratelli d’Italia si impegnerà affinché i depuratori di Ravenna e Cervia, in accordo con il Consorzio di Bonifica, vengano resi idonei dal gestore Hera e utilizzati quindi per il recupero dell’acqua”.
L’obiettivo infatti è quello di utilizzare successivamente la stessa acqua “in agricoltura per l’irrigazione delle coltivazioni industriali, da seme, ed essere utilizzata dall’industria per il raffreddamento degli impianti evitando così di utilizzare acqua idonea alla potabilizzazione. Inoltre con questo intervento – conclude la candidata di Fratelli d’Italia – si eviterebbero anche possibili blocchi della balneazione”.a