“La riforma delle concessioni balneari sta mettendo in grande difficoltà il comparto legato all’accoglienza ed al turismo. Il nodo della Bolkestein con la messa all’asta degli stabilimenti balneari e’ giunto e si stringe come un cappio al collo dei gestori.
Non solo. La guerra in Ucraina e la crisi energetica generata dalle sanzioni autolesionistiche volute dal governo dei Migliori e imposte a Putin giustificherebbero la costruzione di un rigassificatore a circa 8 km. dalla costa di Ravenna, accolto da Bonaccini, nominato commissario all’emergenza e dall’Amministrazione comunale di Ravenna quasi come una benedizione.
Ci si dimentica che sarebbe sufficiente sospendere l’invio delle armi in Ucraina per vedere risolto lo stop delle forniture dalla Russia. ITALEXIT RIVUOLE IL GAS DALLA Russia. Purtroppo la speculazione pare avere il sopravvento a spese dei cittadini e delle aziende che non sopportano i rincari.
Da tempo oramai la politica e’ abituata a proporre la strategia dell’emergenza che porta a poter “giustificare e far digerire” ai cittadini ed alle popolazioni coinvolte, impianti estremamente impattanti che in tempi normali non avrebbero mai accettato.
Tanto sta accadendo anche per l’energia ed il gas. Il progetto del rigassificatore a Ravenna parte da lontano, ben 15 anni fa, proposto da una azienda privata che a suo tempo fu rigettato dalla popolazione e dalla politica.
Ora, in tempo di emergenza lo spauracchio di un inverno al freddo e al buio spinge le persone ad accettare superficialmente ogni cosa senza approfondire e comprendere in realtà di quale impianto mostruoso si tratta. Grande come 8 campi da calcio tra impianto e navi metaniere , la sua estrema vicinanza alla costa, la sua grande pericolosità per quanto riguarda il rischi esplosione che, una volte innescato coinvolgerebbe il vicinissimo comparto industriale in un inarrestabile effetto domino che pare non essere stato considerato.
La sicurezza , Il suo impatto sull’ambiente marino, porterebbero a vincoli sia sulla balneazione che sulla pesca che genererebbero la distruzione del tessuto economico, vanto del nostro territorio. Per non parlare poi del metanodotto di oltre 40 km che nel suo tracciato coinvolgerebbe terreni agricoli di aziende già in difficoltà e già gravati dal passaggio di un altro metanodotto appena costruito.
Di tutto questo si parlerà lunedì 12 Settembre, il senatore Gianluigi Paragone è lieto di invitarVi all’incontro che si terrà dalle ore 13,45 a Marina di Ravenna presso il Bagno Corallo in Viale della Pace, 452/F. Saranno inoltre presenti anche i candidati al Senato e Camera.