“Scuse elettorali. Solo così si può definire la dichiarazione rilasciata dal sindaco Michele de Pascale ieri: l’ennesimo goffo tentativo di convincere i Ravennati che quanto è accaduto non è in nessun modo colpa dell’amministrazione comunale.
Ma la documentazione relativa al progetto e rilasciata dagli stessi uffici comunali, racconta una verità ben diversa da quella narrata da de Pascale.
Il progetto del nuovo ponte è stato sbagliato fin dall’inizio: la prova provata è data dalla perizia di variante, approvata a giugno 2022 dalla stessa Giunta Comunale.
Nella perizia è indicata chiaramente e dettagliatamente la necessità di apportare modifiche sostanziali al progetto iniziale, a seguito delle osservazioni impartite dall’agenzia regionale della Protezione Civile.
Senza contare il dettaglio non da poco del fatto che il nuovo ponte, così come progettato inizialmente, avrebbe invaso terreni privati!
La carenza delle materie prime è l’aumento del costo dei materiali, sono scuse senza alcun fondamento.
Tutta questa scellerata incompetenza è costata e costa disagi notevoli ai cittadini dell’area di Savarna e di Mezzano nonché un costo maggiore di ben 380.009 Euro, che graverà sulle già provate tasche dei Ravennati.
Un costo del tutto evitabile se il progetto fosse stato elaborato con competenza sin dall’inizio.
Ecco perché La Pigna ha tutta l’intenzione di portare la questione innanzi alla Procura Generale della Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna, per chiedere una cosa semplice: chi ha sbagliato, paghi!
Questo per quanto riguarda il lato amministrativo. Dal punto di vista politico, riteniamo vergognose le dichiarazioni di de Pascale che ancora una volta cerca maldestramente di nascondere dietro ad un finto pentimento la mancanza di una data certa per l’ultimazione dei lavori e le vere cause dei ritardi madornali nel completamento del progetto.
Un atteggiamento indegno.
Nelle scorse settimane abbiamo presentato 3 diverse richieste di erogazioni di ristori in favore delle attività economiche e dei residenti delle frazioni colpite dai disagi per la prolungata chiusura del Ponte di Grattacoppa.
Se de Pascale è davvero pentito di ciò che è accaduto, allora si assicuri che i suoi consiglieri comunali votino la nostra proposta o addirittura anticipi il tutto con una delibera di Giunta che preveda congrui indennizzi.
Ciò che sta accadendo con il ponte di Grattacoppa è sintomatico dell’incapacità amministrativa dimostrata già ampiamente e per diversi progetti dalla Giunta de Pascale.
Il re è nudo.”