AVIS Ravenna ha seguito la recente vicenda di cronaca sul caso dei lavoratori donatori incorsi in provvedimento disciplinare. Non spetta a noi entrare nel merito delle modalità organizzative di un grande gruppo industriale radicato sul territorio, quale è il Gruppo Marcegaglia, che per fortuna conta tra le sue fila diversi donatori e donatrici di sangue e plasma.
Quello che possiamo fare, nello spirito associativo che ci caratterizza e che è sempre vocato alla costruzione di ponti, e mai di muri, è metterci a disposizione dei donatori e delle imprese. Siamo disponibili a un incontro che coinvolga tutte le parti in causa (dirigenti, sindacati e lavoratori) per valutare ed eventualmente individuare una modalità organizzativa che venga incontro alle esigenze di ciascuno, senza disguidi, spiacevoli incomprensioni o provvedimenti sanzionatori, nell’interesse di tutti. Sarebbe anche una grande occasione per parlare di donazione di sangue e plasma, tema al quale siamo certi sono tutti sensibili: Azienda, sindacati, lavoratori. Del resto, come diciamo sempre “Se molti donano sangue, il sangue c’è per tutti”. Ciascuno può e deve fare la propria parte per mantenere vivo il nostro sistema universalistico ed efficiente di cura, pronto ad intervenire quando serve, dove serve.
Considerato l’alto valore etico e sociale della donazione di sangue e/o plasma effettuata dai lavoratori nel mero interesse della comunità locale, regionale e nazionale, auspichiamo una rivalutazione dei singoli casi da parte della Direzione del Gruppo Marcegaglia che, con gli accordi siglati, ha dimostrato di credere in questo gesto volontario, spontaneo e generoso.