Giannantonio Mingozzi, per i repubblicani di Ravenna, considera “doverose le verifiche sulle infrastrutture di conduzione a mare e a terra del rigassificatore, previsto come noto alla distanza di 8,5 km dalla costa ravennate; del resto sono le stesse normative di legge a richiedere formali autorizzazioni dalle istituzioni e dagli organismi competenti affinchè si correggano previsioni progettuali e di tracciato che rispettino le attività economiche e turistiche esistenti e le stesse prospettive urbanistiche del territorio”.
“Ma eventuali e legittime osservazioni, seppure da verificare, continua l’esponente dell’Edera, non possono rallentare i tempi dell’insediamento nè mettere in discussione i presupposti stessi del rigassificatore come continuano ad affermare gruppi di protesta e Legambiente con motivazioni spesso risibili ed inventate, come il parallelo tra Ravenna e Piombino che proprio non regge da nessun punto di vista!”.
“Per l’Edera, conclude Mingozzi, occorre autorizzare nuove estrazioni dalle piattaforme dell’Adriatico, come andiamo affermando da almeno cinque anni, prima che i paesi dell’altra sponda, come la Croazia, si prendano le nostre risorse; infine va detto che le recenti modifiche che sveltiscono le procedure autorizzative e consentono di affrontare in tempo la pesante crisi energetica che si profila debbono consentire permessi più rapidi per l’iter a cui è sottoposto da troppo tempo l’eolico, il fotovoltaico e l’idrogeno verde del progetto Agnes”.