“La questione dei daini sta prendendo una brutta piega poiché il problema innegabilmente esiste, ma è anche vero che rappresentava già un’emergenza sino dagli anni 2013 e fin dall’ora la Provincia competente in materia, l’ha trascinata nel tempo con una gestione quantomeno discutibile. Ricordo, ad esempio, alcune mie interpellanze in cui si chiedeva se esistesse un censimento dei daini, se erano stati realizzati studi e progetti di dissuasione e di recinzione di alcune parti della pineta per evitare incidenti sull’Adriatica, e, ancora, se l’ente avesse in programma un piano di sterilizzazione o ipotizzasse il trasferimento in altri siti. Un silenzio assordante! Nessuno decisione al riguardo e i mammiferi hanno continuato a proliferare incontrollati. L’aspetto più inquietante, tuttavia, riguardava il diniego della Provincia alla disponibilità della signora Eleonora Schonwald (2013-2014) a rendersi assegnataria in via definitiva dei capi dei quali era previsto sin d’allora l’abbattimento, assumendosi anche il compito di catturali e trasferirli nella propria azienda agricola. La ferma negazione a tale richiesta era basata sul fatto che non si poteva cedere a privati la fauna selvatica viva, in quanto patrimonio dello Stato, mentre oggi l’orientamento regionale (!?) pare essere quello della assegnazione degli animali ad allevamenti e quindi destinati alla macellazione per poi rivenderne la carne. E in questo caso la proprietà dello Stato non esiste più !
Purtroppo gli enti pubblici non hanno mai affrontato la questione con lungimiranza e nel pieno rispetto degli animali preferendo soluzioni di compromesso al massimo ribasso per evitare contrasti con i cittadini. Tale annosa situazione, in ogni modo, dimostra ancora una volta la deplorevole gestione priva del minimo controllo da parte degli enti preposti, pronti ad intervenire, in modo improvvisato e raffazzonato unicamente nei momenti di emergenza.”