Alice Buonguerrieri, unica candidata per la Romagna alla Camera per Fratelli D’Italia e in corsa nel collegio uninominale di Ravenna in rappresentanza di tutto il centrodestra, denuncia lo scollamento tra proclami e pratica della giunta ravennate. “Il sindaco De Pascale aveva promesso cubatura zero e invece i cittadini hanno subito una vera e propria colata di cemento, da ultimo l’ampliamento del centro commerciale Teodora”, evidenzia l’esponente del partito di Giorgia Meloni.
A chi giova questa furia costruttrice? “Certamente non ad artigiani e commercianti – denuncia Buonguerrieri – Ravenna è stata invasa da supermercati e punti vendita di grandi catene che mettono in ginocchio le piccole attività indipendenti, facendo felici solo multinazionali e grandi costruttori. Lo sviluppo della rete distributiva previsto dagli strumenti urbanistici è calibrato per una città di 180/200mila abitanti, ma la città è ancora molto lontana da questa dimensione”.
La ricetta, secondo la candidata, è semplice: “Ravenna ha abbondanza di edifici che potrebbero essere ristrutturati e reimmessi sul mercato, con ricadute positive per l’ambiente e per gli artigiani locali che avrebbero così nuove opportunità di lavoro”, illustra..
Il consumo di suolo minaccia poi la fauna e la flora e rende il terreno meno capace di assorbire le piogge, aumentando così il rischio di dissesto idrogeologico e di disastri in caso di eventi climatici eccezionali. “Il PD agita lo spauracchio del cambiamento climatico ma poi distrugge l’ambiente con politiche pro-costruttori – sottolinea Buonguerrieri – Fratelli d’Italia è pronta ad impegnarsi a livello nazionale per frenare la cementificazione selvaggia e per la riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente”.