“Nei giorni scorsi il gruppo consiliare Ravenna Coraggiosa – dopo aver esaminato la documentazione relativa al progetto del rigassificatore al largo di Ravenna – ha rivolto all’Amministrazione Comunale alcune osservazioni di carattere generale. L’obiettivo è quello di migliorare gli aspetti ambientali del progetto, per contenere al massimo il suo impatto sul territorio e per richiedere, qualora venga autorizzato, il carattere transitorio dell’impianto (legato all’emergenza energetica internazionale), in modo da non contraddire l’obiettivo della transizione energetica verso una maggiore efficienza e un utilizzo sempre più significativo delle energie rinnovabili al fine di contrastare i cambiamenti climatici già in atto.
Contemporaneamente, Ravenna Coraggiosa apprezza le posizioni prese al riguardo da Arpae Emilia-Romagna e dagli altri organi pubblici competenti.
Ecco in sintesi le osservazioni:
– la presentazione del progetto è motivata con la particolare e acuta crisi energetica internazionale. In nessuna parte della documentazione ci pare però di aver letto una scadenza prevista per l’utilizzo di tale impianto.Sarebbe opportuno indicare una precisa scadenza al fine di contenere gli aspetti di impatto ambientale. Tale scadenza dovrebbe tenere nel giusto conto gli obiettivi internazionali ed europei al 2030.
– Il nuovo progetto prevede la realizzazione di circa 42 km di gasdotto a mare e a terra per collegare l’impianto con il punto di connessione della Rete Nazionale Gasdotti. Alcuni tratti del gasdotto attraverseranno il sistema dunoso di fronte a Punta Marina e un tratto della Pineta Litoranea che costituisce una parte integrante dell’area protetta del Parco Regionale del Delta del Po Emilia-Romagna. Per tali aree il progetto prevede l’utilizzo della tecnologia trenchless. Sichiede di meglio evidenziare se tale tecnologia sia in grado effettivamente di tutelare queste aree preziose, evitando ad esempio l’accentuarsi del fenomeno della subsidenza e dell’erosione, la compromissione dell’apparato radicale delle zone pinetate o impatti negativi sulla falda.
– Il progetto prevede la realizzazione di un cantiere temporaneo per l’installazione della macchina di perforazione per il gasdotto, che verrà installata all’interno dell’esistente area dell’impianto in concessione Petra, nella zona del lungomare Colombo a Punta Marina. Si chiede quali soluzioni si intendono adottare per rendere compatibile tale attività, sia pure temporanea, con le numerose attività turistiche prossime a tale area.
– All’interno del progetto è previsto l’Impianto di correzione dell’indice di Wobbe posto in un’area adiacente all’impianto di filtraggio e misura fiscale ubicato a Punta Marina. Si chiede se tale area è già oggi impiegata per scopi produttivi o se si tratta di una nuova area, e se tale impianto possa comportare l’incremento di emissioni atmosferiche o degli indici di rischio in un’area comunque prossima all’abitato.
– Tenuto conto che il progetto comporta comunque, per stessa ammissione del proponente, numerosi fattori di impatto ambientale e territoriale (sia pure di livello basso e medio), e considerato che l’impianto è volto all’impiego di una fonte energetica fossile come il gas metano, si chiede se il soggetto proponente intenda farsi carico di significativi interventi di compensazione ambientale ed energetica, anche territoriali. Riterremo particolarmente coerente con gli obiettivi della transizione ecologica la realizzazione di investimenti o la costituzione di un apposito fondo che favorisca il passaggio ad una maggiore efficienza energetica e ad un maggiore impiego di fonti energetiche rinnovabili nel territorio del Comune di Ravenna.”