“Quanto successo martedì scorso in Piazzale Felice Giani conferma ahimè, se mai ce ne fosse ancora bisogno, come il problema sicurezza in città stia cronicizzando in maniera preoccupante.
L’ennesimo episodio di aggressione violenta ai danni di cittadini prima e forze di polizia poi, in una zona centrale e densamente abitata, in pieno giorno, è sintomo di una situazione degradata.
Da mesi stiamo insistendo sulla necessità di una presenza costante delle forze dell’ordine sul territorio, di un maggior coordinamento tra le stesse, dell’utilizzo sistematico di tutti gli strumenti tecnologici a disposizione, qualche settimana fa abbiamo proposto una mozione – che andrà in discussione nel prossimo Consiglio Comunale utile – in cui chiediamo di utilizzare in maniera organica e sistematica una convenzione già in essere con il “Nucleo Cinofilo Emilia Romagna ODV” per aumentare il presidio e l’efficacia degli interventi, ma nulla di tutto questo sta impegnando le agende dell’Amministrazione.
In occasione dell’ultimo Consiglio dell’Unione della Romagna Faentina – 28/07/2022 – con una variazione di bilancio almeno discutibile è stato azzerato il capitolo di spesa per finanziare l’acquisto delle strumentazioni per il fotosegnalamento, supporto tecnologico obbligatorio di cui la Polizia Locale dell’Unione è sprovvista: l’Amministrazione ha ritenuto di rinviare sine die l’acquisto contravvenendo tra l’altro ad un obbligo normativo.
La persona coinvolta nei fatti di martedì era un irregolare, godeva della protezione internazionale avendo declinato false generalità, era già stato segnalato per condotte violente, al di là della nazionalità che non rileva assolutamente ciò che conta è il fatto che tutti gli strumenti per gestire questi fenomeni devono essere disponibili, l’Amministrazione invece dice no a questo e destina risorse alle consulenze.
Abbiamo bisogno di uomini e mezzi sul territorio, non di progetti ed analisi in continuo divenire ed affidate all’esterno che sortiscono l’unico effetto di spendere denaro pubblico senza nessun risvolto pratico.
Non abbiamo bisogno di censire e ri-censire le telecamere installate sul territorio ma di farle funzionare, abbiamo bisogno di far funzionare la Centrale Operativa in modo che un presunto guasto di una telecamere in pieno centro storico venga risolto in emergenza.
Non si riescono ad individuare i responsabili di uno sversamento di rifiuti ingombranti in Piazza Martiri perché i meccanismi di recupero delle immagini (o l’iter operativo?) non funzionano adeguatamente, ma si stanziano fondi per studiare la smart city, concetto tanto avvenieristico quanto astratto se non declinato in atti conseguenti.
La città di Faenza merita sicurezza, servono forze dell’ordine, servono interventi coordinati, serve presidio, serve continuità, serve un Assessorato alla Sicurezza degno di questo nome, serve destinare denaro alle priorità e non alle consulenze esterne, non servono fatti come piazzale Giani, situazioni come Vicolo Pasolini, basta aggressioni alle forze di polizia, basta zone franche come Piazza San Francesco o l’area ex Zanzi.
Quanto ancora dovremo aspettare prima di poter vedere un passo concreto nella direzione di una maggior sicurezza?”