Bruna lascia un club in salute composto da 68 soci che in quest’anno di pandemia si è misurato con tante necessità in ambito sanitario e non solo. Per questo si è impegnata per dotare numerosi strumenti sanitari all’ospedale di Lugo e ai nosocomi italiani ed esteri. Importante anche il contributo verso la popolazione ucraina sotto diversi aspetti come l’aiuto e l’accoglienza in strutture adeguate. Non è stata dimenticata neppure la cultura: in particolare è stato stretto un importante accordo con l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per la valorizzazione del progetto “Nati per Leggere” che verrà presentato a breve. Il progetto propone gratuitamente a tutte le famiglie, dagli ultimi mesi di gravidanza fono a che il bambino compie 6 anni, attività e strumenti di lettura, adeguati all’età per lo sviluppo delle capacità all’interno di una comunità; il progetto coinvolge pediatri della Ausl, le biblioteche dei Comuni e un copro volontari qualificato.
“Sono orgogliosa di aver dato il mio contributo durante quest’anno, riuscendo a portare a termine tanti progetti e obiettivi che ci eravamo prefissati – dichiara la presidente uscente Bruna Baldassarri-. Faccio un’enorme in bocca al lupo al mio successore, Antonio Tassinari, il quale porterà nuovi benefici alla comunità e a tutto il mondo rotariano.”
Antonio Tassinari è nato a Ravenna nel 1979, è residente ad Alfonsine e padre di due figli di 6 e 3 anni. È attualmente socio fondatore dello Studio Tassinari Associati di Ravenna, che consiste in circa 15 progettisti, e che grazie a competenze multidisciplinari in campo strutturale, architettonico ed impiantistico annovera tra i propri clienti prominenti realtà del territorio nazionale. Tassinari è parte del mondo Rotary da circa vent’anni, nel Rotaract prima e nel Rotary poi.
“Mi accingo a rappresentare il ruolo di presidente del Rotary Club di Lugo con gioia, emozione ed orgoglio – ha dichiarato Antonio Tassinari -. È mia intenzione proseguire nel lavoro che ha svolto la presidente uscente Bruna Baldassarri che ringrazio per l’impegno messo in questi mesi.
Avendo vissuto dall’interno dell’organizzazione questi oltre due anni di pandemia e lockdown, ritengo che il Rotary debba essere ancora più quello che rappresenta, una ruota che gira. Deve affrontare il cambiamento in modo proattivo, ma basandosi su solide radici. Radici che vengono dalla trazione, dalla cultura e dalle professionalità di cui il nostro sodalizio è particolarmente ricco.
Intendo quindi mettere a frutto tutte queste grandissime capacità dei miei soci, intervenendo sul territorio, tramite una visione del “service” come una attività a diretto servizio della Comunità, per condividere con essa il successo che si è ottenuto nel proprio lavoro.”