Biennale di Teatro Contemporaneo per Ragazzi e Giovani organizzata da Accademia Perduta/Romagna Teatri e ATER Fondazione, nel suo secondo giorno di programmazione, mercoledì 29 giugno, arriva a Faenza con tre spettacoli programmati nei Teatri della città.
Il primo appuntamento andrà in scena alle ore 16.15 alla Casa del Teatro con lo spettacolo C’è nessuno della compagnia Mandara Ke. L’incontro con il mondo dei giovani ha determinato la presa di coscienza di problematiche e disagi provocati dall’uso indiscriminato di internet, giochi online e network telematici. C’è Nessuno si occupa del rapporto delle giovani generazioni con internet i media e i video giochi, un rapporto che sta creando, soprattutto nel periodo della pandemia, delle dinamiche di subordinazione e la manifestazione di un malessere a cui per anni non è stata rivolta un’adeguata attenzione e ha portato alla luce quel fenomeno degli Hikikomori, ragazzi che si chiudono in casa rifiutando ogni rapporto che non abbia la mediazione della rete.
Seguirà, alle ore18, al Teatro Masini, la “Prima nazionale” di Il bosco e la bambina della compagnia La Baracca – Testoni Ragazzi. Elisa e Andrea sono due fratelli che raccontano, da punti di vista differenti, di quella volta che Elisa, a soli nove anni, si perse nel bosco rischiando la vita. Andrea è un attore di teatro che tenta di mettere in scena quella vicenda familiare attraverso la narrazione scenica ma Elisa, presente in sala, lo interrompe e lo aiuta a ricostruire, attraverso un vissuto dirompente che riaffiora, quanto realmente successe in quei giorni. Ora i due fratelli, insieme sul palcoscenico, hanno l’occasione di ritrovarsi e confessare pensieri, paure e desideri che li animarono. Da una parte Andrea che temeva di aver perso per sempre la sorellina; dall’altra Elisa che dovette trovare il coraggio di vincere la fame, la rabbia di essere stata abbandonata, la paura del buio e di presenze minacciose, amplificate nella sua testa da una voce perturbante. Il bosco e la bambina diventa così uno spettacolo nello spettacolo che vuole affrontare una storia di fratellanza e di affetto, di paura, lotta e coraggio.
Chiude la giornata, alle ore 21.30 in Piazza Nenni/Molinella, il Teatro Due Mondi con Rossini flambè, una divertente e scatenata sequenza di canti, testi e comiche situazioni che, come una ricetta elaborata, mescola temi che variano dagli ingredienti in cucina all’amore, dal vino ai piaceri della vita. L’antefatto è l’improbabile e fortunoso ritrovamento di un manoscritto giovanile di Gioacchino Rossini, perduto da qualche parte nelle terre di Romagna, dove visse la sua giovinezza. E la storia svelata assume i toni così congeniali alla fantasia dell’autore: amore, musica, cucina…
Gli spettacoli sono aperti gratuitamente al pubblico.