Il 17 aprile 2018 il Consiglio Comunale di Ravenna approvò all’unanimità un ordine del giorno presentato da Massimo Manzoli per Ravenna in Comune e dal Gruppo Misto per richiedere l’impegno del Sindaco sulla “elettrificazione delle banchine nel porto di Ravenna”. Da allora ad oggi nessuna banchina è stata elettrificata. E questo nonostante il PNRR abbia deciso di finanziare con 35 milioni di euro proprio il cold ironing (questo il termine tecnico) delle banchine ravennati. Come Ravenna in Comune abbiamo richiesto più volte al Sindaco e all’Assessora competente (la cui mancanza di attenzione rispetto ad una tematica essenziale ci sta deludendo) di avere un aggiornamento. La richiesta, ancora senza risposta, si è incentrata sui tempi in cui questo potrebbe realisticamente avvenire e se si procederà ad una elettrificazione dell’intero scalo o, come sembra, limitata al solo molo di Porto Corsini. Nel frattempo, la necessità di far funzionare i sistemi di bordo e l’impossibilità di ricorrere a collegamenti elettrici durante il periodo di attracco costringe al mantenimento dei motori accesi con conseguenti rumori, inquinamento ed emissione di gas climalteranti. Il perdurante silenzio da parte della Giunta si configura come una mancanza di rispetto per la cittadinanza e, in particolar modo, per quella dei lidi dove la ripartenza del traffico crocieristico ha incrementato notevolmente il problema.
Nel maggio scorso la stessa richiesta, citando espressamente il nostro ordine del giorno rimasto lettera morta, è stata presentata in Regione alla Giunta da parte del gruppo dei Verdi che pure è in maggioranza con Bonaccini. Ha risposto l’assessore a Mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo e commercio, Andrea Corsini, il quale ha chiarito che «attualmente l’intervento di elettrificazione riguarderà il solo molo di Porto Corsini, dal momento che un intervento su tutta l’infrastruttura portuale avrebbe ordini di grandezza molto superiori a quanto stanziato in questa fase».
In altre parole la tutela della salute e dell’ambiente ha un costo monetario troppo alto ed è considerata troppo poco come valore per investirci risorse pubbliche. Almeno questo è il parere di Corsini, già assessore a Ravenna e dello stesso partito (PD) del Sindaco. Visto il perdurante silenzio di de Pascale possiamo dare per assodato che questo sia il parere anche del Sindaco di Ravenna. Come Ravenna in Comune ci rivolgiamo dunque ai consiglieri di maggioranza e di minoranza: a cosa serve approvare all’unanimità un ordine del giorno per impegnare il Sindaco se poi lo stesso Sindaco lo considera né più né meno che carta straccia?