“E allora noi andavamo lenti perché pensavamo che la vita funzionasse così, che bastava strappare lungo i bordi, piano piano, seguire la linea tratteggiata di ciò a cui eravamo destinati e tutto avrebbe preso la forma che doveva avere”: con Strappare lungo i bordi il graphic novelist Zerocalcare ha conquistato il pubblico delle serie televisive; una storia in cui la musica, curata da Giancane, è colonna sonora delle trasformazioni e della rabbia del crescere. Giovedì 23 giugno, alle 21.30 all’Arena dello Stadio dei Pini, il terzo appuntamento de Il Trebbo in musica a Cervia-Milano Marittima vedrà Zerocalcare e Giancane intrecciare segno grafico e suono nella produzione di Ravenna Festival e Woodworm. L’evento, già sold-out, è possibile grazie al sostegno di Bper Banca e sarà su ITsART, solo in diretta streaming.
Sempre giovedì, alle 18 al Teatro Comunale di Cervia, Zerocalcare e Giancane conversano con Pierfrancesco Pacoda nell’appuntamento organizzato dalla Biblioteca Comunale “Maria Goia” in collaborazione con il Festival. In questo caso l’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili.
“È uno di quegli incontri inevitabili, casuali, ma che fanno parte di percorsi di vita comune, di un immaginario culturale condiviso – racconta Giancane a proposito del sodalizio artistico con Michele Rech, in arte Zerocalcare – E siamo entrambe persone che non si limitano a intrattenere. Una vera performance, per me, è basata su un rapporto stretto, su un flusso continuo. Sul palco parlo tantissimo, dialogo, entro nell’anima delle canzoni e di quello che significano per me e che vorrei significassero per il pubblico. Vorrei che ogni live fosse una esperienza la cui riuscita dipende da quello che hai fatto insieme agli spettatori”. Ad affiancare Giancane, voce e chitarra, ci sono Alessio Lucchesi alla chitarra, Michele Amoruso al basso, Guglielmo Nodari alle tastiere e Claudio Gatta alla batteria.
La serie Strappare lungo i bordi, prodotta da Netflix, è una lunga, ininterrotta sequenza di citazioni e di omaggi con cui Zerocalcare ha ricostruito una sorta di monumentale catalogo della musica che più gli appartiene. Un mosaico di copertine di dischi, locandine, frammenti sonori che appartiene ai luoghi dove Zerocalcare è cresciuto, umanamente e artisticamente; centri sociali e spazi di aggregazione dove ha incontrato per la prima volta musiche poi divenute una costante colonna sonora delle sue strisce, una mappa di ispirazioni e suggestioni da cui si sviluppano storie, affiorano personaggi, si specchiano desideri e paure.
Ogni brano scelto per Strappare lungo i bordi ha una storia e mira a farci indovinare cosa avviene non solo sulla scena ma anche nel profondo di ciascun personaggio. Giancane porta nella storia un senso di “folklore urbano” che è la voce delle strade, dei quartiere; una cultura popolare romana che è uno dei tanti punti di contatto tra disegnatore e musicista. La Roma di Zerocalcare è anche un luogo dove passato e futuro si mescolano in continuazione e dove l’adolescenza sfocia nell’età adulta. La playlist della serie è un percorso discontinuo e psichedelico, che confonde il viaggiatore piuttosto di confortarlo: Manu Chao, Tiziano Ferro, il gruppo punk Klaxon, Ron, Billy Idol…dalle chitarre elettriche ai tappeti digitali.
Giovedì 30 giugno la rassegna del Trebbo, realizzata in collaborazione con il Comune di Cervia e con il contributo della Cooperativa Bagnini, continua con un’altra produzione originale, Una disperata vitalità: Vasco Brondi, già protagonista del progetto Le luci della centrale elettrica, è autore e interprete di un “comizio musicale” sulle tracce di Pasolini, con Davide Toffolo, frontman dei Tre Allegri Ragazzi Morti ma in scena in veste di graphic novelist, lo scrittore Emanuele Trevi e l’attrice Valentina Lodovini.