Nei giorni scorsi sulla circonvallazione di Faenza si è svolto un test di sicurezza stradale nell’ambito di un progetto realizzato dai ricercatori dell’Università di Bologna del Dipartimento di Ingegneria.
Le analisi sono state effettuate lungo viale Elio Assirelli. Qui, in corrispondenza di un tratto dove è stata ripristinata una barriera di sicurezza precedentemente incidentata, è stato allestito un cantiere stradale. Obiettivo del test: studiare il comportamento degli automobilisti in prossimità del cantiere per capire in quanto tempo venisse percepito l’ostacolo e quindi come poter migliorarne la visibilità così da aumentarne la sicurezza in eventi simili. Coinvolti nel progetto alcuni tester ai quali, al volante di veicoli, è stato fatto indossare il Mobile Eye-XG (ME), attrezzatura in grado di rilevare di continuo lo sguardo del conducente verificando dunque le sue reazioni e come queste hanno influito sulla sua condotta di guida in prossimità di cantieri stradali provvisori complessi. Tutto questo per capire quali possano essere gli elementi dell’ambiente stradale che hanno attratto la loro attenzione e, quindi, hanno condizionato la condotta di guida.
Per eseguire i test è stata presa in esame la configurazione del cantiere stradale e per l’esecuzione è stata chiusa una corsia per la sistemazione di una barriera di sicurezza al lato della strada, operazione coordinata dall’azienda Elio Zini, partner del raggruppamento di imprese che si occupa della manutenzione ordinaria della viabilità di pertinenza dell’Unione della Romagna Faentina.
Il tratto stradale è stato oggetto di un precedente studio, sempre redatto dall’Università di Bologna con la stessa attrezzatura, che è stato utilizzato come documento preliminare per l’ottenimento di un finanziamento ministeriale, poi confluito nella linea progettuale ‘Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni – M2C4 – Investimento 2.2’ nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), con cui l’amministrazione comunale intende adeguare il livello di sicurezza della circonvallazione agli standard normativi richiesti in relazione alla protezione dei margini laterali della piattaforma stradale, attraverso l’impiego di idonee barriere di sicurezza.
“Il campo prove realizzato – spiegano i ricercatori dell’Università Valeria Vignali e Claudio Lantieri – fornirà una serie di dati incentrati sullo stile di guida dal punto di vista sia cinematico, velocità, frenata e accelerazione che comportamentale, valutando ciò che attira maggiormente l’attenzione del conducente. Attraverso questi parametri si analizzeranno quindi il comportamento del guidatore in una situazione stradale particolare, con l’obiettivo di riuscire a stimare il grado di percezione del cantiere mediante la sua segnaletica e quanto la configurazione scelta in questo caso sia efficace in termini di segnalamento del pericolo e di diminuzione di velocità”.