La Cgil organizza per mercoledì 1 giugno in piazza Marsala a Ravenna, con inizio alle 9,30, l’assemblea provinciale delle delegate, dei delegati, degli attivisti e delle attiviste per discutere di “Pace, lavoro, giustizia sociale”. I rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori, dei pensionati, dei precari, racconteranno in prima persona la propria condizione di vita e di lavoro. L’assemblea sarà introdotta da Marinella Melandri, segretaria generale della Cgil di Ravenna, e le conclusioni saranno affidate a Nicola Marongiu della Cgil nazionale. È previsto il contributo di esponenti del mondo dell’associazionismo e sono stati invitati gli amministratori del territorio per dare vita a un appuntamento di ascolto e di presa di coscienza della difficoltà e delle dinamiche in atto. Le transizioni in atto, la pandemia, la guerra in Ucraina creano e alimentano condizioni di precarietà, di disagio sociale, di povertà diffusa, anche per chi lavora, che necessitano di provvedimenti urgenti e interventi strutturali nel segno della giustizia sociale. L’assemblea pubblica del 1 giugno sarà un primo momento di presa di coscienza della straordinarietà della situazione, a cui la Cgil risponde con richieste e proposte precise.
L’appuntamento del 1 giugno in piazza Marsala a Ravenna si inserisce in un percorso nazionale di assemblee pubbliche territoriali che si concluderà con una grande assemblea (in forma aperta) prevista a Roma, in piazza del Popolo, per sabato 18 giugno.
“Riteniamo sia importante dare voce ai bisogni delle persone e creare opportunità di ascolto per il sindacato, per le istituzioni, per le formazioni politiche – commenta la segretaria generale della Cgil di Ravenna, Marinella Melandri -. Viviamo in una fase complessa, piena di contraddizioni, di difficoltà per il mondo del lavoro e per i pensionati, di preoccupazioni per il presente e per il futuro. È il momento della solidarietà e delle scelte: bisogna decidere di usare le risorse pubbliche per chi ha più bisogno, per chi rispetta i diritti dei lavoratori, per l’istruzione e per la sanità pubblica e universale. In questa fase così complessa, la Cgil fa appello a tutte le forze sane e democratiche dell’Italia, perché è necessario rimettere in sintonia il paese reale con chi ha la responsabilità di assumere decisioni. La Cgil mette a disposizione la propria elaborazione, frutto dell’ascolto e del dialogo con i rappresentanti del mondo del lavoro, con i pensionati, con i precari che hanno necessità di risultati positivi”.