La società Conservatrice del Capanno Garibaldi compie 140 anni. Infatti fu istituita nel 1882 all’indomani della morte di Giuseppe Garibaldi. Per questo ha promosso un momento pubblico con esposizione di foto e oggetti che ricordano il “capanno del Pontaccio”, grazie alla sensibile disponibilità della cassa di Risparmio di Ravenna che ha messo a disposizione le vetrine della Private Banking di Piazza del Popolo. Un momento significativo il taglio del nastro di questa bella esposizione che, insieme ai dirigenti della società e dell’ANVRG, ha visto la presenza del Vice Sindaco Eugenio Fusignani e del consigliere comunale Daniele Perini.
“Una storia lunga 140 anni quella della Società Conservatrice del Capanno Garibaldi di Ravenna – ha detto il vice sindaco Eugenio Fusignani – che vuole ricordare anche i 140 anni della morte di Giuseppe Garibaldi e i 150 anni della morte di Giuseppe Mazzini. Grazie a uomini come loro fu possibile il nostro Risorgimento senza il quale oggi non ci sarebbe la Repubblica nella quale viviamo. I sentimenti patriottici che hanno nutrito di valori tutte le forze politiche liberali e democratiche, a Ravenna sono ancora vivi e palpabili per la storia che è passata da qui, lasciando un’impronta indelebile. Il resto lo fanno il lavoro delle associazioni risorgimentali che li alimentano e quanti li valorizzano, come la Cassa di Ravenna che regala alla città momenti importanti grazie alle vetrine della Private Banking. Un legame quello tra Ravenna e il Risorgimento – ha concluso Fusignani – che vede l’impegno dell’Amministrazione attraverso la Fondazione Ravenna Risorgimento e che si rafforzerà grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna col Museo Byron e del Risorgimento che presto arricchirà l’offerta storica e culturale della nostra bella città.”
“È giusto ricordare una storia – ha detto il consigliere Perini – che non solo onora la memoria di due padri della Patria come Mazzini e Garibaldi, ma ricorda l’impegno della città nel salvare il Generale che è sempre rimasto legato a Ravenna in un’amicizia ricambiata come testimoniato anche dalla Casa di Riposo Giuseppe Garibaldi, uno dei primi ospizi laici realizzati in regione.”
La mostra sarà visibile fino al 7 giugno prossimo.