Approvato il progetto per utilizzare i fondi del Pnrr per l’occupazione giovanile. Oggi in regione ci sono 135mila naspi (di cui 80mila donne), 43mila persone con reddito di cittadinanza, 44mila disoccupati di lunga durata, ‘Neet’ e poi persone sospese (stimate 30mila in cassa integrazione).
I fondi europei e quelli del Pnrr per l’inserimento lavorativo dei giovani. Disco verde dell’Assemblea legislativa al Programma nazionale per la Garanzia di occupabilità dei lavoratori (Gol): si tratta della destinazione finanziaria del Pnrr, per l’Emilia-Romagna 55,7 milioni di euro, e il quadro delle politiche finanziate con il Fse plus (24,6 milioni), per un totale di 80,4 milioni di euro. L’obiettivo è quello di raggiungere 38.040 beneficiari (10mila dei quali indirizzati alla formazione e di questi oltre 3mila destinati alle competenze digitali) entro il 2022. Gol è rivolto a persone fragili sul mercato del lavoro: disoccupati, lavoratori fragili e vulnerabili, Neet, donne in condizioni di svantaggio, persone con disabilità, lavoratori over 55, lavoratori autonomi che cessano l’attività e lavoratori con redditi molto bassi. I fondi serviranno per attività di reinserimento, upskilling, reskilling e ricollocazione collettiva. Tutto passerà attraverso i 38 centri per l’impiego della nostra regione.
“La sfida di Gol è quella di prendere in carico le persone e dargli un percorso formativo, dobbiamo avere meno persone che vivono grazie al reddito di cittadinanza e meno persone che nè studiano nè lavorano: dobbiamo parlare di politiche attive per il lavoro, tema sul quale in questo Paese c’è un silenzio assordante”, ha spiegato l’assessore alle Politiche economiche, che ha ricordato come il primo bando sarà fatto entro giugno.
Per la Lega, che su Gol ha presentato un proprio ordine del giorno e sei emendamenti, è bene coinvolgere le imprese e tutti i soggetti interessati al mercato del lavoro con forme di collaborazione strutturata, mentre per Forza Italia “Gol è una delle migliori opportunità offerte dal Pnrr e non va assolutamente sottovalutato, perché prevede misure per il reinserimento lavorativo delle persone prevedendo anche forme di formazione: ci sono risorse adeguate per fare politiche attive e con la responsabilità di tutti si deve operare affinché Gol raggiunga gli obiettivi prefissati”.
Netta la posizione del Partito Democratico: “Il programma ha una grande valenza sociale oltre che incentivare politiche attive per il lavoro. I Centri per l’impiego dovranno diventare veri e propri centri di comunità e per questo la rete presente sui nostri territori sarà rafforzata anche al fine di creare percorsi di accompagnamento dopo l’assunzione. Si tratta di una riforma di cui tutti dobbiamo essere responsabili. L’avere coinvolto l’Assemblea legislativa si colloca nell’ottica di scrivere insieme questa nuova pagina. La formazione orientata ai bisogni delle aziende è fondamentale così come lo è tendere la mano alle fragilità dei target individuati”.
La Lista Bonaccini ha ribadito che “l’importanza del programma Gol è evidente anche per sostenere settori chiave dell’economia regionale. Abbiamo messo al centro della nostra azione politica e il lavoro e questo programma mira a combattere la disoccupazione. All’interno del Patto per il lavoro e per il clima abbiamo fatto una scelta di fondo: investire sulle persone”.
Per Europa Verde “è positivo che l’Agenzia regionale per il lavoro dia attuazione al programma offrendo opportunità a chi il lavoro non ce l’ha. L’augurio per il prossimo anno è che sia possibile avere indicazioni sulle prestazioni dei Centri per l’impiego regionale. La Regione potrebbe creare una rete in modo che siano tutti in grado di fornire prestazioni nel rispetto dei diritti dei lavoratori”.