“C’è chi sostiene che il bonus approvato qualche giorno fa con il “Decreto Aiuti” faccia un altro regalo ai percettori del reddito di cittadinanza.
Questo bonus va a dare un primo contributo a fronte del caro energia ed è destinato a chi percepisce redditi al di sotto di 35.000 euro, comprendendo legittimamente anche chi è percettore del reddito di cittadinanza.
Ci chiediamo se posizioni del genere contribuiscano a dare un’informazione corretta o se siano dichiarazioni finalizzate ad alimentare una sterile polemica, dove qualunque contributo erogato a chi si trova in uno stato di necessità debba essere considerato un regalo. La retorica di tali posizioni semplicistiche crea una lotta ideologica tra le persone stesse, anziché aiutarle a comprendere i meccanismi sottesi a determinate scelte.
Chi percepisce legittimamente il sussidio si trova in una condizione economica al di sotto della soglia di povertà, non vi è ragione per escludere tali persone dalla misura del bonus di 200 euro.
La lotta non va fatta nei confronti delle fasce più deboli e verso i sussidi a loro destinati, va incentrata su altri temi come l’evasione fiscale, visto che ci confermiamo i primi in Europa per importi evasi, con importo stimato di 30 miliardi.
Il problema sono dunque i 200 euro “regalati”?”
Uil, Ravenna