È stato inaugurato questa mattina a Faenza l’impianto di teleriscaldamento che produce calore a partire da un combustibile rinnovabile (gli scarti della filiera vitivinicola), riducendo così l’inquinamento e l’utilizzo di metano o altre fonti fossili. Il funzionamento dell’impianto è garantito dalla centrale termoelettrica alimentata a biomasse di proprietà di Enomondo in via Convertite 6. Attraverso gli scarti della filiera vitivinicola, tra cui le vinacce (derivanti dalla produzione del vino della filiera produttiva del Gruppo Caviro), gli sfalci e potature del verde pubblico raccolti presso lo stabilimento faentino Caviro Extra, la centrale produce vapore ad alta pressione e alta temperatura, che attraverso una turbina si trasforma in energia elettrica. Le utenze sono dotate di contatori di ultima generazione, le letture sono disponibili in un portale web in tempo reale: gli utenti possono così tenere sotto controllo i consumi ed Enomondo riesce a monitorare le sottostazioni, così da intervenire in tempi rapidi in caso di anomalie. Diversi utenti sono già allacciati: si tratta di locali industriali, attività artigianali, svariate utenze domestiche civili ed in particolare la scuderia di formula 1 Alpha Tauri, che ha la propria sede accanto a Caviro Extra ed Enomondo.