“Le notizie giornaliere danno la dimensione di quanto Ravenna sia un territorio ad elevato rischio di non tornare a casa a fine giornata per chi lavora. Nel 2021 ne sono stati denunciati 6.336 infortuni, il 10,7 percento in più rispetto al 2020 (dati INAIL). Né le cose vanno meglio quest’anno. Al 31 marzo la “classifica” delle province con peggior incidenza di infortuni mortali rispetto agli occupati vedeva Ravenna al quarto posto in Italia (Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering Anno 2022 – Dati pubblicati il 28/04/2022). Quella della insicurezza su lavoro non è una eccezione ma una condizione normale, come il lavoro nero, grigio, il caporalato, le infrazioni contrattuali, le evasioni contributive, ecc. Può riguardare sia le grandi imprese che quelle minori, sia chi lavora in appalti e subappalti che chi è direttamente assunto.
Nel pomeriggio del 15 marzo 2019 un lavoratore della Biesse Sistemi era intervenuto presso l’impianto Resin Plast a Fornace Zarattini per esaminare un interruttore difettoso sul quadro elettrico di un turbomiscelatore. Dopo aver smontato, con un cacciavite, il pannello cieco sopra l’interruttore, era stato investito dallo scoppio del quadro elettrico e poi dall’incendio: ustioni sul 70% del corpo, di cui porta ancora i segni. Un altro lavoratore era stato ricoverato a Ravenna per problemi respiratori a causa dei fumi inalati mentre cercava di aiutarlo. La notizia di oggi riguarda il processo che si sta facendo dopo tre anni. Le testimonianze raccontano che «l’interruttore in precedenza sostituito era sottodimensionato e ne serviva uno di taglio superiore» e che il quadro era in tensione, altrimenti «si sarebbe fermata la produzione».
Tre anni fa il Sindaco espresse vicinanza ai lavoratori: «Tutta la nostra vicinanza ai due lavoratori coinvolti nel bruttissimo incidente di oggi pomeriggio in un’azienda di Fornace Zarattini». Oggi si guarda bene dal commentare il quadro sempre più fosco che interessa il mondo del lavoro cittadino. Ravenna in Comune gli ha chiesto più di una volta di farsi parte attiva per riportare in Comune l’Osservatorio per la legalità e sicurezza del lavoro. Oggi chiediamo nuovamente al Sindaco, alla maggioranza che lo sostiene e a tutto il Consiglio Comunale di battere un colpo a favore di azioni concrete per la sicurezza dei lavoratori. Chiediamo più controlli alle amministrazioni competenti. Chiediamo che alle dichiarazioni di circostanza faccia seguito un’azione politica conseguente. Ci si risparmi di partecipare alle annuali manifestazioni commemorative per l’eccidio della Mecnavi se poi ci si dimentica di far qualcosa il resto dell’anno!”
Ravenna in Comune