Archivi storici comunali e archivi di Stato. Biblioteche e musei, istituzioni scolastiche, archivi ecclesiastici, istituti culturali e altri soggetti, sia pubblici che privati. Sono i protagonisti di “Quante storie nella Storia”, la Settimana della didattica e dell’educazione al patrimonio in archivio, che torna in Emilia-Romagna dal 2 all’8 maggio, per la ventunesima edizione.
Un’iniziativa, questa, promossa dal Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con la Sezione regionale dell’Anai, l’Associazione nazionale archivistica italiana, e la Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Emilia-Romagna. Con un obiettivo preciso: accrescere la consapevolezza dell’importanza degli archivi come bene culturale e memoria storica collettiva. L’Ufficio scolastico regionale, inoltre, ha concesso il patrocinio alla manifestazione per la rilevanza culturale e l’interesse che riveste per la comunità scolastica.
Ricco il programma di iniziative realizzate da enti, istituzioni e scuole per valorizzare il patrimonio documentario presente sul territorio. Ai circa 50 soggetti che aderiscono a quest’edizione, viene offerta infatti l’opportunità di far conoscere il proprio patrimonio archivistico, e questo non solo attraverso la divulgazione dell’attività didattica ma anche con iniziative formative e promozionali mirate: visite guidate e percorsi tematici, conferenze e mostre documentarie, incontri con i docenti, trekking urbani e uscite sul territorio, presentazioni degli elaborati realizzati da studenti.
Il programma è redatto dal Settore Patrimonio culturale della Regione che, nell’ambito di quest’edizione, insieme agli altri promotori della rassegna, proporrà mercoledì 18 maggio il seminario “Trasformazioni. Mutamenti del territorio e delle mentalità nei documenti d’archivio”.