“La cittadinanza ravennate è colpita come dappertutto dall’aumento dei prezzi. L’unica cosa a non aumentare sono le entrate. È perciò paradossale che, per una volta, invece di essere accompagnata da un “accidente(“cut vègna un’azidènt”), la notizia dell’ennesimo rialzo faccia tirare un sospiro di sollievo. Si parla della mancata realizzazione di importanti lavori alla Rocca Brancaleone. Stando alle dichiarazioni dell’Assessora Del Conte, infatti, se «questi lavori non vengono sviluppati» lo si deve al «tema dell’aumento del costo dei materiali, che sappiamo bene quanto oggi vada a incidere in modo sostanziale sul costo degli interventi e sulle opere».

Un terrificante rendering aveva accompagnato l’annuncio due anni fa. Il progetto prevedeva la realizzazione di una struttura metallica reticolare che avrebbe sopraelevato i torrioni e i camminamenti, a cui si sarebbe aggiunto un tetto mobile a copertura dell’intera area ora scoperta. 8 milioni di euro, cinque statali e 3 comunali e poi un altro per le mura, il costo preventivato. Ora, fortunatamente, non bastano più.

Dopo la risistemazione delle aree verdi, dovrebbero partire a breve i soli lavori per l’indispensabile restauro delle mura esterne. Secondo quanto spiega Del Conte: «Iniziamo il prossimo mese e l’importo è di 672mila euro. Il cantiere andrà avanti durante l’estate, ma non avrà un impatto sulla rassegna cinematografica, almeno non quest’anno». In futuro «verranno rifatte le pavimentazioni e gli impianti per ospitare spettacoli e cinema, e in totale per i due lotti serviranno 4 milioni e 173.477 euro».

Vale per la Rocca lo stesso discorso a suo tempo fatto per Porta Adriana, altro progetto per fortuna abortito. Da quest’ultimo sarebbe saltato fuori un nuovo bar ristorante oltre a una struttura in acciaio che avrebbe ingabbiato il torrione cinquecentesco. Come Ravenna in Comune continuiamo a sostenere che si dovrebbero concepire le necessarie manutenzioni e gli indispensabili restauri come investimenti per consegnare alle generazioni future una bella città, invece che luoghi sottratti alla cittadinanza per il rischio crolli. Purtroppo queste attività, nel marketing a cui si riduce la programmazione della Giunta, non consentono il titolone sui giornali. Quando de Pascale & C. dovessero avere più a cuore la conservazione del nostro ricchissimo patrimonio culturale rispetto alle foto dei tagli di nastro, sarebbe certo un gran bel giorno per Ravenna.”

Ravenna in Comune